I sindacati Usa, sostenitori di Trump, ora si lamentano delle conseguenze
Il protezionismo colpisce chi lo invoca. L’ultimo caso è quello della United Auto Workers (Uaw), che aveva appoggiato i dazi di Donald Trump e oggi si lamenta per le conseguenze. Il sindacato aveva esultato quando Tariff Man aveva imposto i dazi del 25 per cento sulle auto e la componentistica perché presumeva che questo avrebbe difeso i posti di lavoro e attirato investitori per produrre in Usa. Ora però c’è un problema. Trump ha chiuso un accordo con il Giappone che prevede un dazio del 15 per cento e sta per chiudere un’intesa con l’Unione europea sempre allo stesso livello, che è inferiore a quello del 25 per cento applicato per le importazioni da Canada e Messico. E questo non va bene. Perché gli stabilimenti statunitensi dipendono in larga misura da componentistica proveniente da Canada e Messico, che non a caso una volta erano un’area di libero scambio, e con un dazio così elevato il risultato è che le auto prodotte negli Stati Uniti possono finire per subire un aumento dei costi superiore a quello delle importazioni dal Giappone e dall’Europa.
Non a caso, i titoli delle industrie automobilistiche giapponesi e tedesche sono saliti. Come, riporta il Wall Street Journal, la Uaw ora non è soddisfatta di come si stanno mettendo le cose. E neanche la American Automotive Policy Council, che è la lobby dei produttori: “Qualsiasi accordo che applichi un dazio inferiore alle importazioni giapponesi praticamente prive di componenti statunitensi rispetto a quello imposto ai veicoli nordamericani con un elevato contenuto di componenti statunitensi è un pessimo affare per l’industria e i lavoratori dell’auto statunitense”. E l’affermazione è vera, perché da marzo la produzione non è aumentata e l’occupazione nel settore è diminuita di circa 4 mila posti di lavoro da marzo. Alla fine, i consumatori americani pagheranno le auto più care e i lavoratori americani non ne beneficeranno: c’entra il fatto che la politica commerciale di Trump è completamente incoerente, ma in generale è proprio così che funzionano i dazi.