Rieducarsi a una certa lettura

In “Bozze non corrette”, giallo di Stefano Bartezzaghi (Mondadori) il lettore deve scovare i mille errori intenzionali, equamente ripartiti nei cento capitoletti, e selezionare quelli utili a risolvere la trama. Una sfida alla concezione abituale che abbiamo della lettura

“Scritti corsari” validi anche oggi

Per capire la realtà sceglie di leggere le facce, quegli articoli brutalmente schematici scritti da Pier Paolo Pasolini per il Corriere della Sera e il settimanale Tempo interpretano ancora i lineamenti dei nostri volti, ereditati dai giovani di cinquant’anni fa

Lettera da una domenica cambogiana

In una domenica a Milano con trentasei gradi un bambino guarda distrattamento la tv di un locale. Incendi, colonne di fumo, lampi, macerie: deve sembrargli un videogioco. Ma non lo è. Che maledetto bisogno di pregare ci sarebbe

Il grande Harold Pinter, nonostante il Nobel

Debuttò da drammaturgo con un fiasco clamoroso, per poi ottenere il massimo riconoscimento possibile nel 2005. In mezzo alle difficoltà di chi fa cadere dal cielo della grazia letteraria un’opera con la quale i posteri dovranno fare i conti

Leggi di Graz e pensi a Thomas Bernhard

Ci sono alcuni punti di contatto tra il giovane che ha ucciso alunni e insegnanti nella sua ex scuola prima di suicidarsi e l’opera del grande scrittore austriaco: entrambi bullizzati, ossessionati dal suicidio. Ma la differenza fondamentale tra i due è quella tra vita e letteratura

Il cuore di tenebra in fondo all’oceano

In “Twist” lo scrittore irlandese Colum McCann si immerge nei fondali marini dove sono posati oltre un milione di chilometri di cavi in fibra ottica, dove scorre il 99 per cento dei dati e delle comunicazioni globali: dagli algoritmi alle note d’amore, fino ai desideri e ai “rifiuti portati dal mare delle nostre verità”

Buone notizie per noi esacerbati joyciani

In un ardimentoso esempio di biografia, Zachary Leader racconta i venti anni di lavoro impiegati da Richard Ellmann per studiare la vita e l’opera del grande scrittore irlandese, in un continuo e prolungato inseguimento delle sue tracce

I versi fuori tempo di Sergej Esenin

L’autore russo è uno dei più grandi poeti del periodo post-rivoluzionario. Morto suicida nel 1925, è considerato fuori dal proprio tempo, ma pienamente dentro le sue parole, che ci arrivano con la forza e la freschezza di chi ci parla dal domani

Non ci fidiamo neanche di Manzoni

Mentre il punto e virgola scompare dai testi degli studenti britannici per fare spazio a una sintassi più diretta, “egli” resiste nei romanzi storici italiani come simbolo di una scrittura che continua a distinguersi dalla lingua parlata

Croce e Gentile, manifesti d’un secolo fa

Prima uscì il Manifesto gentiliano degli intellettuali fascisti, poi quello crociano degli antifascisti. Se i due pensatori sanno illuminare i rispettivi punti deboli è perché hanno lavorato insieme per un decennio e battuto strade molto simili, a partire dal tentativo d’inglobare e superare Hegel e Marx

Uno Zibaldino dell’insulto musicale

Dall’“incapace” Claude Debussy al “fallimento senza speranza” di Strauss, fino alla Tosca “nauseabonda” di Puccini: non c’è opera o autore che si salvi dalla miriade di recensioni negative d’epoca, ritagliate e raccolte da Nicolas Slonimsky

Sì, anche scrittore

in Italia si scrive per status, non per arte. E chi scrive male spesso lo fa col massimo dell’autostima. La scrittura come vezzo e non come professione: ma la vera tragedia è quando a sbagliare è chi scrive di mestiere. Dal fraintendimento di uno studente alla fiera dell’ego editoriale

Amianto

La recensione del libro di Sebastien Dulude edito da La Nuova Frontiera, 192 pp., 17,50