Lo stilista ha scelto di presentare la sua collezione primavera estate non a settembre a Milano, ma a New York in una location che più cinematografica non si può: la Park Avenue Armery
Nasce il primo operatore online mondiale nel lusso. Lezioni post post pandemiche
Per il settore della moda il 2025 sarà un anno molto difficile. Le strategie di contenimento del problema sono abbastanza confuse. Purtroppo l’unica strategia anticrisi efficace, almeno nel medio termine, sarà un inevitabile selezione darwiniana: sopravvivrà il più forte
Il merch musicale deluxe, cioè la gadgettistica delle sette note e a molti zeri, è il nuovo fenomeno dell’attività modaiola parallela a quella delle sfilate. Si esprime con t-shirt, piccoli accessori, firme e nomi di grande richiamo, anche nel calcio: lo sport che fino all’altro ieri non faceva “immagine”
Strategie per il rilancio in un clima mondiale affaticato da due conflitti, ai quali in Italia si aggiungono i debiti post-Covid contratti dalle grandi aziende con lo stato e la necessità di una profonda ristrutturazione del sistema dei distretti
Alla base della crisi della moda in Europa è il riflesso delle difficoltà del nostro continente di rimodellarsi per comprendere e includere le nuove forze culturali provenienti da paesi nei quali, fino ad oggi, si era limitato a vendere la propria storia
Brenda Belleli Bizzi, co-fondatrice del salone White, ad alzo zero contro chi si lamenta della troppa omologazione creativa. È ora di fare scouting dei manager
In quello spazio parigino anonimo, allestito di mobili velati e di un pavimento di specchio frantumato, gli abiti della storia di Valentino selezionati dal nuovo direttore creativo sono riapparsi come revenant: il fantasma dei vestiti passati
Dalla generazione di moodboard alla personalizzazione dei prodotti per clienti singoli. I possibili impieghi dell’intelligenza artificiale daranno un importante contributo per ottimizzare il settore della moda
La strategia post-pandemica di caricare i prezzi oltremisura si è rivelata un boomerang nel giro di due anni, dice Claudia D’Arpizio di Bain&Company. La cura: bilanciare l’offerta, tenendo conto dei nuovi mercati come India e Filippine
L’editoria va di moda. Dopo il cinema, la carta: cosa ci dice l?investimento sullo storico settimanale francese del gruppo editoriale Les Echos-le Parisien
Nasconde e al tempo stesso svela. La preziosa e sensuale inviolabilità femminile, la polemica con l’islam, D&G: storia di un strumento reso obbligatorio dalla religione, riscoperto come accessorio di moda, la cui funzione mascheratrice non fa che aumentare il desiderio
La partnership con il più grande gruppo del lusso al mondo rafforza il controllo del presidente e ad Remo Ruffini e assicura stabilità al marchio. La crisi delle pmi manifatturiere italiane si aggrava e la moda si polarizza sempre più. Una manna per chi può comprare
Capire quando la festa è finita ed è ora di passare la mano è prova di intelligenza e carattere. Forse si potrebbe spiegarlo anche a Beppe Grillo, ma il ruolo del padre nobile non è per tutti
Il settore sta vivendo un periodo turbolento, con un calo dell’export e una perdita totale di 1,8 miliardi di valore. In una lettera spedita al ministro Urso si chiedono sospensione dei versamenti tributari e accessi più veloci ai prestiti: misure urgenti per tamponare la crisi e salvare un comparto di strategica importanza
In tempi di crisi dei consumi, tutte le multinazionali preferiscono scommettere su direttori creativi che sono già dei brand in proprio
Riflessioni attorno al culto eterno dell’estetica armoniosa e a uno spot (giustamente?) fuori dal tempo e strabordante di stereotipi femminili presentato in Laguna. Che dimostra come, dopotutto, sia inutile lottare contro l’Italia da cartolina e perché i cannoli à la Dolce&Gabbana colpiscano sempre l’immaginario
L?infanzia in California ad ascoltare Wagner e Puccini, le droghe, la scoperta della Laguna con Visconti e oggi una grande casa al Lido che si ispira al modernismo del palazzo del Cinema. Confronto con lo stilista
Cinema e moda incrociano i loro mondi dentro e fuori Venezia, realizzando abiti talmente iconici da rimanere impressi nell’immaginario collettivo anche decenni dopo l’uscita in sala. Continuando a far sognare, e ispirare, intere generazioni
La cantante siglerà una “capsule” per la casa di moda: t shirt, occhiali da sole la cui forma delle lenti è ispirata al make up (storico) di Mina, playlist di una cinquantina di brani
La sacra continuità delle passerelle cinematografiche, dove nulla cambia, dalla forma degli abiti alle smanie della folla sempre in delirio ma oggi armata di smartphone, senza che nessuno mai riesca a cogliere l’essenza del bello, come avrebbe detto Maugham
Attualità e storia di una città-palcoscenico che è all’origine di ogni lusso e di ogni rappresentazione anche sartoriale dal 1926 e di cui la Mostra del Cinema è l’espressione più evidente. Analisi, spunti e una lunga conversazione sul valore simbolico-narrativo dell’abito con Laura Citarella, regista argentina, autrice del nuovo fashion film di Miu Miu
E’ stata l’artefice del clamoroso successo di vendite e di immagine di Miu Miu, con una crescita di fatturato del 75 per cento in un semestre. Bernard Arnault le ha offerto la carica direttrice generale
L’abito non fa il monaco e solo qualche volta il soprabito fa il personaggio. Il cappotto cammello e il feticcio del paltò rivelatore, un capo senza tempo