Ininfluente l’endorsement dei divi alle elezioni. Tesa da sempre fra due estremi la rappresentazione del mondo della politica: luogo di corruzione assoluta o di ideali che sfiorano la santità. Molti titoli
“Ci eravamo resi conto da tempo che il plafond generale si alzava e non capivamo perché”. Da lì l’individuazione di tre “falle” da sottoporre al ministero “che sta intervenendo”. Il caso del sedicente regista (e presunto colpevole dei due omicidi di Villa Pamphilj) e i nuovi controlli per le produzioni estere
Il regista canadese dirigerà il prossimo James Bond. Sente di entrare in un territorio sacro, e cercherà di fare del suo meglio: produce Amazon MGM Studios. L’americano sta invece sviluppando, per Sony Pictures, il seguito di “The Social Network”. Il film che aveva raccontato la nascita di Facebook
L?attore? ?Deve restare uno studente. E saper ascoltare?. I personaggi? ?Il pubblico parla di loro, non di me, e io penso: ho fatto quello che dovevo?. ?Le racconto una storia?, tra quadri e poesie
Il nuovo film Disney Pixar registra il peggior debutto di sempre al botteghino. Una strategia promozionale debole, una trama confusa e un pubblico che premia solo ciò che conosce già
“Un’aliquota al 40 per cento, introdotta per l’emergenza Covid, è diventata un’attrattiva per qualsiasi avventuriero o velleitario. Serve equilibrio tra incentivo e controllo. Non si tratta di escludere, ma di proteggere il sistema da chi lo mina dall’interno”, dice il produttore cinematografico e televisivo
“Nessun film fantasma avrà più risorse pubbliche”, dice il ministro della Cultura che assicura controlli stringenti e risorse. Circa 200 i casi attenzionati
La morte dell’attore e quel suo Paulo Roberto Cotechiño, film che più di altri ne ha celebrato la grandezza, anche se dopo quel successo il telefono smise di suonare e lui finì reietto
Dimenticato, disprezzato, poi riscoperto: Alvaro Vitali se ne va lasciando dietro di sé una scia di risate sguaiate e popolarissime. Con i suoi film riempiva le sale quando le sale si svuotavano. Ma nessuno oggi potrebbe dire di rimpiangerli senza sentirsi più scemo della più scema delle gag di Pierino
Il film di Steven Spielberg ha ridefinito per sempre il concetto di blockbuster estivo e trasformato la paura ancestrale del mare in fenomeno culturale. Nato tra mille difficoltà, proprio dai suoi limiti ha tratto la forza per diventare leggenda
Il regista continua a lavorare instancabilmente tra progetti cancellati e nuovi film. Dopo Challengers e After the Hunt, prepara Artificial, storia d?amore nell?era dell?IA ispirata al caso Altman, con Andrew Garfield e Monica Barbaro. Intanto il suo Queer, tratto da Burroughs, non ha avuto il successo sperato, vittima di pregiudizi e disinteresse
Il regista Robert Carsen aveva già trionfato al Teatro Greco con Edipo Re, ma ora ritorna con Edipo a Colono e si colloca nella zona sublime dell’hit parade degli spettacoli da ricordare
La piattaforma preferita dai cinefili ha stretto un accordo con il fondo Sequoia Capital. Questo ha provocato una serie di disdette di utenti che sbandierano la bandierina palestinese. Qual è il problema? Nessuno, oltre il fatto che la società ha investito – e continua a investire – anche in una startup fondata da difensori di Israele
E’ stata ritrovata la sceneggiatura della pellicola incompiuta, “I predoni del Sahara”. La vicenda sarà illustrata martedì 17 giugno alla Biblioteca nazionale centrale di Roma
Quello di Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes è uno sguardo non banale su voci, odori e vite alla deriva che si abbracciano nello stesso non-luogo. Ci immergiamo nel degrado, ma ne usciamo più consapevoli
Non solo Netflix, anche la piattaforma nata per distribuire film d’autore ha la sua leggenda e la sua mente: Efe Çakarel
Appena resi noti i nomi dei giovani attori per il remake della saga di J.K Rowling, sono arrivate le prime proteste da parte dei fan che invocano fedeltà al testo originario e ai personaggi. Tutti sembrano già insoddisfatti, troppo legati a quei volti che ci hanno fatto compagnia durante l’infanzia
Crollo di ascolti per la nuova stagione di Doctor Who con Ncuti Gatwa, tra le critiche alla “wokeness” delle trame e un divario sempre più ampio tra produttori e pubblico. Uno studio spiega come le scelte ideologiche nei contenuti audiovisivi sono spesso molto più avanzate rispetto alla sensibilità degli spettatori
Il regime degli ayatollah ha cercato in ogni modo di farlo smettere, vietandogli di girare film, mettendolo agli arresti domiciliari, ritirandogli il passaporto. Ma il regista iraniano vince con ?A simple accident?. Il generatore salva il festival. In una classifica per nazioni, ha vinto il Brasile
Sveglie all’alba, proiezioni last minute e caccia ai film imperdibili: così si vive il festival più ambito del cinema. Tra rituali bizzarri, look da red carpet e sorprese in sala
Per quanto in Francia sia apprezzato, il coraggio di mettere “Yes” in concorso per la Palma d’oro è giustamente mancato. Piuttosto, a fare innamorare i festivalieri è la pellicola di Joachim Trier
Squibb farà 96 anni a novembre, ed è eccezionale. Johansson l’ha arruolata per il suo primo film, che è uno strepitoso successo (e ha una lunghezza umana). A Mario Martone è toccata una stella su Screen International: assicurato il lamento sui francesi che ci odiano. Dopo “L’arte della gioia”, un altro lavoro su Goliarda Sapienza, con Valeria Golino
Il gran ritorno dell’attore a Cannes e il ?coraggio? di premiare qualcuno assolto in ogni aula di tribunale. Il discorso tenuto alla cena di gala del Better World Fund
Riecco spike lee con un remake. Julia Ducournau firma un film sfiancante e controverso: in ?Alpha?, corpi che si marmorizzano, incubi profondi e metafore virali. Alla Quinzaine, invece, Klifa e Huppert portano satira e glamour miliardario
Ne “La trama fenicia” Wes Anderson torna a girare sui treni, ma ora basta. “Nouvelle Vague” di Linklater rievoca l?alba ribelle del cinema francese: Godard, Truffaut e Seberg rivivono in un bianco e nero brillante, tra cinefili radicali, dialoghi improvvisati e leggerezze da buffet
Bravissima Léa Drucker nel one woman show “Dossier 137”. E in “Dalloway” di Yann Gozlan c’è un’AI tutta per sé. Dal red carpet ai “film di mezzanotte”
“Dobbiamo ampliare gli orizzonti del possibile, incoraggiando il pubblico europeo a familiarizzare con la filmografia dei paesi più vicini. Molto è già stato fatto in questa direzione. Ma possiamo e dobbiamo andare ancora oltre”. L’editoriale dei ministri europei della Cultura
A Cannes una catena di disgrazie, moncherini e lettere scritte col sangue. Mentre l’agente Ethan Hunt ritorna sul grande schermo in costumino nero e ancora tanto fiato per combattere
Dal monologo del comico Laurent Lafitte al manifesto per Gaza, il Festival inaugura tra impegno e omissioni. L?Ucraina resta sullo sfondo, gli ostaggi non pervenuti. E anche l?indignazione ha la sua classifica
La regista ha aperto ieri il Festival francese con una pellicola tratta dal suo cortometraggio. Vanta nella colonna sonora le canzonette di tre generazioni, che accompagnano umori e sentimenti dei protagonisti. E alimentano la nostalgia
Sul red carpet di quest’anno non si vedranno nude look e spacchi che inducono ad aguzzare la vista per sbirciare là sotto, insieme ad abiti troppo voluminosi che “impediscono il normale scorrimento del traffico”
Maura Delpero ai David di Donatello e Amélie Bonnin in Francia, dove arriveranno anche Tom Cruise e il sempre poco conciliante Spike Lee
Non solo un progetto per l’audiovisivo, ma una piattaforma che possa mettere in comune – in modo gratuito, con sottotitoli in tutte le lingue dell’Unione – contenuti dei singoli paesi membri. Per stimolare non solo curiosità e comprensione reciproca, ma anche stupore, meraviglia ed entusiasmo
Il regista invita la segretaria del Pd a chiamare Meloni e Giorgetti per provare a risolvere la crisi del settore. La leader dem dice sì
Il regista premiato con il David alla carriera ha un sogno: Meloni, Schlein, Giorgetti, insieme intorno a un tavolo per una Yalta del cinema italiano. La dittatura dell?Impegno, le sale che chiudono. Intervista
Fino agli anni Sessanta in Italia c’erano obblighi di programmazione per i film nazionali e dazi sotto forma di tassa per il doppiaggio. Ma questo grande lavoro di protezione non ha rafforzato la capacità di costruire un’industria capace di stare sui mercati globali. Uno spunto di riflessione per il tycoon
“La vendetta dei Sith” sbanca di nuovo al cinema. Si tratta del capitolo più riuscito della trilogia prequel, ma è anche quello che dice di più sul nostro presente
Le tariffe annunciate da Trump sulle produzioni audiovisive straniere minacciano l’equilibrio economico e culturale tra Stati Uniti ed Europa. Il vero danno, per ora, è l’incertezza che frena investimenti e coproduzioni internazionali
Le nuove misure fiscali dell’Amministrazione americana sui film stranieri colpiranno principalmente l’industria europea e canadese, ma l’impatto sull’Italia sembra limitato perché poche produzioni rientrano nella categoria colpita. Resta da capire come verranno applicati i dazi e quale sarà l’effetto complessivo
Le tariffe del 100% sui film stranieri sono una mossa autolesionistica degli Usa, che hanno un surplus di 15 miliardi di dollari. Ma sull’audiovisivo l’Europa, e in particolare l’Italia, ha fatto politiche simili alzando barriere contro le produzioni americane