Andrea Bajani e la letteratura da crollo demografico

Il vincitore dello Strega ha 49 anni solo all’anagrafe, in testa e in libreria ne ha 89. Il suo romanzo “scardina il totalitarismo della famiglia”: praticamente se la prende con un’istituzione moribonda. Anche l’abbigliamento è un programma, un’autocastrazione vestimentaria

I prevostiani di destra e di sinistra

Distinzione inaugurata da Riccardo Canaletti nel suo libro “Il pensiero di Papa Leone XIV”. Fra i prevostiani di sinistra c’è il giovane autore, fra quelli di destra ci saremmo io e Sant’Agostino. Fra i prevostiani di centro il numero uno è ovviamente Prevost

Perché il sequestro della Las Vegas lucana era annusabile da tempo

Ora la Direzione Antimafia di Potenza ipotizza che il resort San Barbato sia un tempio del riciclaggio. Io ne ho sentito la puzza la prima volta che ci sono passato davanti: “Ma è la Statale Appulo Lucana o Las Vegas Strip?”, mi sono chiesto. A questo punto mi propongo come Annusatore

Tra pro Bezos e anti Bezos, la terza via: Pellestrina

L’isola lunga e stretta fra la laguna e il mare, dove tutti si chiamano Vianello e mangiano le cozze. Non scambierei una spadellata di cozze Mitilla con l’intero menù turistico del party Bezos, e non voglio dover scegliere tra il Riccone e la Pacchiana da una parte e i Soliti Comunisti dall’altra

La provincia continua a cullarmi

Dopo quella lucana, mi sono immerso nella provincia bolognese descritta dall’esordiente Pierfrancesco Trocchi. In “Filò” ci sono giovani emiliani riuniti in una villa padronale per una rimpatriata, vecchio jazz e lessico vintage, ci sono Bassani, Bugaro, “Il grande freddo” e “Le invasioni barbariche”. Ma soprattutto c’è Pupi Avati

È morto Léon Krier: viva l’architetto del Re!

Era l’architetto di Carlo d’Inghilterra, per cui ha inventato il fiabesco paese di Poundbury. Ma sarebbe dovuto essere l’architetto di tutti, perché non si capisce chi possa amare il brutto, il precario, il disfunzionale. E invece in Italia si preferiscono i palazzoni neosovietici

Essere provinciali è un modo di stare al mondo

Andrea Di Consoli, grande anima lucana, descrive perfettamente le pratiche abituali dei provinciali, in cui mi ritrovo: guidare con il finestrino aperto, non essere aggiornati sulle ultime serie cinematografiche, sfogliare vecchie enciclopedie. E soprattutto fermarsi agli Autogrill

L’estinzione è già realtà, ed è una gran tristezza

Cronache dalla Bassissima Padana. Il prete, ben più giovane della media dei suoi parrocchiani, mi racconta che negli ultimi anni ha celebrato 50 funerali e 3 battesimi. In chiesa c’è un organo a canne ma nessuno che lo suoni. Bisognerebbe berci su, ma non c’è nemmeno un bar

Amo gli astensionisti

Sono il contrario degli attivisti: non si intruppano, non gridano, vivono e lasciano vivere. Ermanno Cavazzoni descrive così un particolare tipo di astensionismo, quello fiscale: “Se la Germania nazista fosse stato un paese di evasori, lo stato avrebbe fatto fatica a trovare i soldi per riarmarsi”

Ristoratori musicalmente scemi

Mi è capitato in ristoranti di Reggio, di Roma, di Salsomaggiore Terme: la brutta musica è immondizia nelle orecchie. Soprattutto quando si mangia. Se non la sapete scegliere fatelo fare all’intelligenza artificiale, oppure spegnete tutto

Cari fan di Elodie, non siete che dei provinciali

La creola romana pensa di avercelo soltanto lei, ma basta farsi un giro su YouTube e conoscere Emilia Mernes e Luísa Sonza per ridimensionarla. Le due ragazze latine non sono meno belle, e sono decisamente meno megalomani e più spiritose

Un appello al ritorno del cinema muto

Al Festival di Cannes hanno sfiducia nei film quindi attirano l’attenzione con appelli, dichiarazioni, indignazioni. La cornice ha divorato il quadro, forse perchè sul quadro non c’è niente da dire