Grosso guaio per Forza Italia in Regione, tra richieste di rimpasto e leggi sospese

Gli azzurri in subbuglio attorno alla figura di due assessori di area Tajani, Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni. Sullo sfondo la discussione della legge sulle semplificazioni per il governo del territorio e sugli incentivi in materia urbanistica, non ancora approvata anche per dissapori interni alla maggioranza

Grosso guaio azzurro in Regione Lazio: se fosse un film, forse questo potrebbe essere il titolo per la situazione che vede Forza Italia in subbuglio attorno alla figura di due suoi assessori di area Tajani, Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni, sullo sfondo della discussione sulla legge 171 sulle semplificazioni per il governo del territorio e sugli incentivi in materia urbanistica, non ancora approvata anche per dissapori interni alla maggioranza. E non basta: si aggiunge, a ingarbugliare il quadro, il parere negativo espresso dal Comitato regionale di controllo contabile, presieduto dalla dem Eleonora Mattia, sul bilancio di previsione 2025–2027 (dell’Istituto regionale di Studi giuridici Arturo Carlo Jemolo), per via del ritardo nella trasmissione dei dati da parte di alcuni enti e con scambio sotterraneo di accuse nella maggioranza che sostiene la giunta di Francesco Rocca. Intanto i due assessori in questione, Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni, sono stati colpiti da fuoco amico attraverso una misteriosa missiva (il cui contenuto circolava nei giorni scorsi nei passaparola in Regione), in cui alcuni consiglieri azzurri chiedevano un rimpasto. E si parlava già dei possibili sostituti: all’Urbanistica, al posto di Schiboni, ex sindaco di San Felice Circeo, andrebbe Cosmo Mitrano, ex sindaco di Gaeta che non ha presenziato all’ultima riunione Co.Re.Co.Co, e al posto di Regimenti (al Personale, Enti locali, Sicurezza urbana e Università) andrebbe un esponente del partito vicino al senatore Claudio Lotito. Ancora più in alto, nel girone che riguarda partite più lontane (prossime elezioni comunali e regionali) il malumore coinvolge anche Fratelli d’Italia: chi esprimerà i candidati? Fatto sta che molti, nel centrodestra, vista la situazione, temono un futuro doppio stallo sui nomi, con relativo incubo che ricorre: quello di trovarsi, sia a Roma sia nel Lazio, aggrovigliati in riunioni inconcludenti che potrebbero in prospettiva portare a un nuovo caso Michetti, dal nome dell’ex candidato sindaco di Roma sconosciuto ai più. Forse anche per non pensarci, ieri il presidente Rocca si tuffava sull’argomento Sanità, e parlava con il ministro della Salute Orazio Schillaci e con la ministra dell’università Anna Maria Bernini di “salari differenziati”, per tornare a incentivare le specializzazioni e di un “sistema di tax credit” per dare un “sostanzioso” credito fiscale ai medici specializzati.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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