Una metro per la Brianza, il super sistema di Porta dell’Est, i guai a Sud. E i soldi?

Milano accelera sui collegamenti con Monza e Segrate, ma pesano ancora i costi e le incertezze sulle risorse. Intanto, il Sud resta indietro e si lavora contro il tempo in vista delle Olimpiadi

Dal tavolo della settimana scorsa al Mit sono arrivati segnali positivi per Milano, ma è anche emerso che sarà necessario convocarne altri, di tavolo, e in tempi brevi. Di importante c’è l’impegno assunto dal ministro Matteo Salvini di confermare le 12 fermate previste per il prolungamento della M5, allontanando le paure di non pochi monzesi che temevano la soppressione delle tre situate in città per alleggerire i conti: il ministro ha rassicurato che rimarranno 7 in città, com’era nei piani. Resta, però, da definire come saranno reperiti i 600 milioni di extracosti che stanno paralizzando il progetto. E resta da affrontare in modo organico il sistema di collegamenti tra Milano e l’hinterland, dove ogni giorno si muovono 600-700 mila auto in ingresso per un movimento complessivo di 900 mila persone. Troppe per una rete in molti tratti sovraccarica, basta fare un giro in tangenziale nelle ore di punta per rendersene conto. Secondo Marco Griguolo, delegato alla Mobilità della Città metropolitana, ci sono comunque le premesse per dare un’accelerata: “Il prolungamento della M1 a Baggio è importante, l’impegno assunto per Monza è fondamentale perché assicurerebbe la connessione tra Milano e la Brianza, due mondi produttivi che si scambiano lavoratori, merci e tecnologia. Quanto alle risorse è una questione di scelte, se si privilegiano altre opere come il ponte sullo Stretto di Messina poi mancano per le metropolitane”.


La nuova metro da sola non basta a fluidificare il traffico brianzolo, secondo Griguolo va realizzato un sistema di mobilità mista: “La metro dev’essere connessa con il trasporto su gomma, un’operazione complicata perché nel milanese è sempre più difficile assumere autisti. Poi va incentivato il trasporto alternativo, come Città metropolitana abbiamo promosso il progetto ‘Cambio’: 7 piste ciclabili tra cui quella che collega Monza con Milano”. La M5 non è l’unico nodo irrisolto della viabilità, altri due attendono da anni una soluzione. Centrale nei collegamenti con la parte orientale della città è la “Porta dell’Est” di Segrate che mette insieme treni regionali, alta velocità, metropolitana (con il prolungamento di M4 da Linate a Segrate) e mobilità dolce: “E’ il fiore all’occhiello del sistema infrastrutturale milanese – spiega Griguolo – l’alta velocità e le due nuove fermate della M2 saranno in grado di modificare i trasporti di un’area nevralgica. Su questo progetto sono più ottimista: le risorse per la metro ci sono, le tempistiche del 2030 dovrebbero essere rispettate”. Meno ottimismo suggerisce la situazione del quadrante sud-est della città, in particolare resta disagiato il percorso della Paullese, la strada provinciale che collega Milano a Cremona.

Per alleggerire il peso del trasporto su strada da oltre 20 anni è allo studio il prolungamento della M3 fino a Paullo, che sembra avere poche chance, come spiega il delegato alla Mobilità: “Al suo posto ci sarà una metro leggera, di superficie, per offrire una nuova possibilità di trasporto in una zona delicata per la quale abbiamo programmato anche una ciclabile Milano-Paullo. Per quanto riguarda il sud Milano sono convinto che l’arrivo di M4 a Buccinasco e Corsico possa dare smalto negli scambi con questa parte dell’hinterland: il tema è che occorre un approccio di sistema per potenziare le infrastrutture della città metropolitana, una volontà politica che Sala ha dimostrato di avere”. Resta da capire se il sistema attuale può reggere all’arrivo dei 500 mila visitatori delle Olimpiadi in Lombardia (2 milioni complessivi) del prossimo febbraio. Per Griguolo la prova sarà superata: “C’è la M4 che consente il trasporto da Linate alla città, tutti gli spazi in cui si svolgono i giochi sono ben presidiati dal trasporto pubblico, credo che saremo in grado di fornire un servizio adeguato. Sarà fondamentale dopo la manifestazione capitalizzare le opere realizzate, possono essere il volano per altri progetti”.

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