Il Partito democratico e la sua segretaria sono assenti dal social del ceo di Tesla da ottobre 2024, ma dallo staff assicurano: “E’ una scelta strategica, non politica”. Il partito ha preferito concentrarsi su Instagram e TikTok, rinunciando a un bacino di centinaia di migliaia di follower
Gli account X (ex Twitter) di Elly Schlein e del Pd sono fermi dal 19 ottobre 2024. Una sorta di silenzio elettorale spontaneo, lungo sette mesi, cominciato proprio nei giorni in cui alcuni esponenti della sinistra avevano deciso di abbandonare il social di Elon Musk, dopo l’adesione sempre più convinta del fondatore di Tesla alla campagna elettorale di Donald Trump. Ma dallo staff di Schlein spiegano: “Musk non c’entra nulla. Abbiamo preferito impegnarci su Instagram e TikTok”. Una scelta voluta dal portavoce della segretaria dem Flavio Alivernini, inedita nei modi: è normale che ci si impegni di più in certi periodi su alcuni social e meno su altri ma, con tutte le app di cross-posting (pubblicazione degli stessi post su più piattaforme) che esistono, non si ricorda il caso di un partito che abbia deciso di lasciare un profilo aperto ma inattivo, con un bacino di circa 500mila follower, tra quelli del Pd e quelli della segretaria. Certo, c’è chi in alcuni periodi twitta di più e in altri meno, motivo per cui l’assenza di Schlein in questi mesi è passata inosservata. Se Calenda, per esempio, non postasse nulla su X per una settimana di fila molti si preoccuperebbero, i conoscenti lo chiamerebbero per sincerarsi delle sue condizioni, la procura nel dubbio aprirebbe un fascicolo contro ignoti, perché qualcosa di tragico sarebbe sicuramente successo.
Schlein, invece, da quando è stata eletta segretaria, non ha mai fatto mistero di preferire Instagram, alle cui live aveva affidato l’annuncio dei componenti della sua segreteria dopo il suo approdo al Nazareno. Ma la strategia di abbandonare del tutto un social, senza dare spiegazioni o senza dire ai seguaci di ritrovarsi altrove, è una novità. Sandro Ruotolo, responsabile Cultura della direzione di Schlein, il 13 novembre, dopo un attacco di Musk ai giudici italiani sulla questione dei migranti, aveva invitato i suoi 70mila follower a seguirlo sulle altre piattaforme. Aveva poi spiegato di aver scelto Bluesky, social che ambiva a sostituire Twitter, come nuova piattaforma prediletta su cui oggi l’europarlamentare continua a postare ai suoi circa 3400 follower. Il mezzo milione di seguaci del partito e di Schlein sono un patrimonio potenziale di attivisti o elettori, a cui per esempio non è arrivato alcun invito a votare per il referendum su lavoro e cittadinanza. E su Bluesky Schlein non c’è, il Pd nemmeno, fatta eccezione per la sezione di Madrid, che ha un account seguito da 46 persone e con 0 post.
Quindi nessun trasloco, nessuna presa di posizione contro Musk. Scusandoci per l’impertinenza, facciamo notare che il tempismo è sospetto. “Non postiamo da ottobre? Mi ricordavo prima”, dicono dallo staff. “No, è un caso, non è una scelta politica. X è un po’ una melma, non è molto finalizzata a uscire dalla bolla dell’elettorato stretto”. Non è stata neanche una scelta collegiale: tutti i membri della segreteria del Pd che avevano X continuano ad averlo e a usarlo. Una scelta personale, quindi, ma che ha coinvolto anche l’account del partito, utile non solo a repostare le prese di posizione della segretaria, ma anche a rilanciare i post e gli interventi di parlamentari ed esponenti del Pd, aiutandoli a ottenere più visibilità.