I russi cercano di avanzare fino ai confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk, Kyiv si organizza e costruisce armi per difendersi. L’offensiva di terra, i cieli e la politica
Kyiv. La mattina del 1° luglio, dei droni ucraini hanno attaccato un’azienda a Izhevsk. Lo ha dichiarato Alexander Brechalov, capo della Repubblica dell’Udmurtia, nella Federazione russa, senza specificare il nome dell’azienda. Secondo una fonte del Foglio all’interno dei Servizi di sicurezza ucraini (Sbu), si tratta dell’impianto elettromeccanico Kupol, che produce i sistemi missilistici antiaerei Tor e Osa, nonché droni d’attacco. L’impianto è stato colpito dai droni due volte, dopodiché è scoppiato un incendio. Izhevsk si trova a una distanza di oltre 1.300 chilometri dal confine con l’Ucraina. “L’attacco in profondità è uno dei nostri maggiori punti di forza”, ha spiegato Oleksandr Syrsky, comandante in capo delle Forze armate ucraine, in un incontro con i giornalisti a Kyiv. Secondo Syrsky, l’efficacia di questi attacchi è 15 volte superiore al loro costo. Pertanto, l’Ucraina continuerà a colpire le strutture militari russe. “Aumenteremo la portata e la profondità”, ha affermato Syrsky. Due settimane fa, la leadership ucraina ha deciso di aumentare il numero di operazioni in territorio nemico, ha riferito il ministro della Difesa Rustem Umerov. Il ministero si sta preparando ad acquistare decine di migliaia di droni a lungo raggio in più per aumentare l’intensità e la portata degli attacchi. “Anche nelle retrovie più remote della Russia non ci sono più zone sicure per le infrastrutture militari”, assicura l’Sbu.
La linea del fronte
Nel frattempo, la Russia continua la sua offensiva estiva, cercando di occupare più territori dell’Ucraina. Il fronte è lungo 1.200 chilometri, 200 in più rispetto allo scorso anno. Il numero totale di truppe russe sul territorio ucraino, secondo i dati di fine giugno, è di 695.000 unità. Secondo Syrsky, l’operazione Kursk (l’avanzata ucraina dentro la regione russa, iniziata nell’agosto dello scorso anno) ha contribuito ad allentare la pressione sui principali settori del fronte, attirando 63.000 soldati russi. E’ stato grazie all’incursione nel Kursk che la Russia non è ancora riuscita a occupare la città di Pokrovsk, nel Donetsk. Dopo aver respinto l’esercito ucraino, la Russia ha inviato ingenti forze nell’area di Sumy, cercando di creare una “zona cuscinetto” al confine e occupando diversi villaggi ucraini. Circa 52.000 soldati russi sono attualmente concentrati in quella direzione. “Il 23 per cento di tutti gli attacchi e le bombe sul fronte si verificano in direzione di Sumy”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky alla vigilia del suo viaggio al vertice Nato all’Aia. Ma i russi non riescono a incrementare significativamente il loro successo. Secondo lo stato maggiore ucraino, l’obiettivo della campagna offensiva estiva russa è raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk e creare “zone cuscinetto” nelle regioni di Kharkiv e Sumy. “Hanno davvero bisogno di un successo al fronte”, ha detto Zelensky. Nel Donetsk, le azioni più intense si stanno svolgendo nelle direzioni di Lyman, Dobropillya e Pokrovsk. I russi cercheranno di sfondare fino a Konstantinovka. Vogliono anche raggiungere il confine amministrativo della regione di Dnipropetrovsk per dimostrare che l’esercito russo sta ora combattendo in un’altra regione ucraina. Secondo il presidente: “Gruppi di ricognizione e sabotaggio composti da due, tre, quattro persone cercano costantemente di sfondare, ma finora senza successo”. Nonostante la lentezza dell’avanzata, la Russia continua a esercitare pressione con ingenti risorse umane e a cercare punti deboli nella difesa ucraina. Per esempio, secondo Syrsky, le truppe ucraine dispongono di più droni Fpv rispetto ai russi, ma il nemico è riuscito a produrre droni a fibra ottica. “In questo, purtroppo, hanno un vantaggio sia in termini di quantità che di raggio d’azione”.
Come si proteggono i cieli
Recentemente, la Russia ha aumentato il numero di attacchi combinati sulle città ucraine. Utilizza fino a 500 Shahed a notte, lanciando anche missili balistici e da crociera. “Lo fa per esaurire la difesa aerea ucraina, calcolarne la distribuzione e per esercitare pressione psicologica sulla popolazione”, ha spiegato il ministero della Difesa ucraino. Per respingere massicci attacchi nemici, vengono utilizzati aerei da combattimento ogni notte, compresi velivoli trasferiti da partner stranieri: F-16 e Mirage-2000. Ma non sono ancora sufficienti e si registrano anche perdite di equipaggiamento. Nella notte del 29 giugno, il pilota di F-16 Maksym Ustimenko è morto. Il soldato trentaduenne aveva abbattuto 7 bersagli, ma il suo aereo si è schiantato. A Ustimenko è stato conferito il titolo di Eroe dell’Ucraina postumo. Il problema della difesa aerea è anche che l’Ucraina non dispone ancora di un numero sufficiente di sistemi missilistici antiaerei e missili. Per coprire in modo affidabile città e infrastrutture critiche, è necessario che ce ne siano molte di più di quelle a disposizione. Per questo, Zelensky ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di vendere a Kyiv 10 sistemi Patriot. “Siamo pronti a trovare i fondi per questo pacchetto”, ha assicurato.
La fabbrica di armi di Kyiv
Per la lotta contro gli Shahed, Kyiv sta puntando sulla produzione di droni intercettori e sta cercando alleati per finanziarli. Ma mentre l’Ucraina cerca, la Russia non si ferma e continua a migliorare gli Shahed e a cambiare le loro tattiche di utilizzo. Secondo Umerov, quest’anno l’Ucraina sta lanciando un programma di produzione congiunta di armi con partner internazionali, sul territorio ucraino e nei paesi partecipanti al formato di Ramstein. Sono già in corso 21 iniziative per localizzare la produzione in Ucraina con i maggiori produttori di armi al mondo e fino a 10 progetti all’estero. “Stiamo parlando di Danimarca, Gran Bretagna e Norvegia”, ha raccontato Umerov ai giornalisti. E’ prevista l’apertura di uno stabilimento ucraino in Danimarca nei prossimi mesi. Per produrre in Ucraina, la sfida principale è garantire la sicurezza degli impianti, che devono essere protetti anche da sistemi di difesa aerea. I piani di Kyiv riguardano la produzione di droni, missili e artiglieria.
Cosa fa la politica
Mentre Trump sta valutando se vendere o meno i sistemi Patriot a Kyiv, Zelensky vuole effettuare dei cambiamenti nel personale del governo quest’estate. Secondo Yaroslav Zheleznyak, deputato dell’opposizione del partito Voce, l’Ucraina potrebbe presto avere un nuovo primo ministro. L’attuale capo del governo Denys Shmyhal, in carica dal 2020, secondo Zheleznyak potrebbe essere sostituito da Yulia Svyrydenko. La trentanovenne Svyrydenko lavora nel governo di Shmyhal dal 2021. E’ il primo vice primo ministro e contemporaneamente è ministro dell’Economia. Quest’anno, Svyrydenko ha affrontato un compito importante: preparare un accordo sulle risorse minerarie con gli Stati Uniti. L’ufficio del presidente si è detto soddisfatto del risultato. Nonostante le sempre più numerose voci su un cambio del capo del governo, Zelensky afferma di non aver ancora discusso delle possibili dimissioni con Shmyhal. Zheleznyak prevede che ciò accadrà dopo la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio. Il rimpasto non si fermerebbe solo al primo ministro, ma anche i posti di alcuni ministri saranno occupati dai loro vice. Molti, però, manterranno i loro incarichi, per esempio i ministri della Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, del ministero della Difesa, Rustem Umerov, e degli Esteri Andriy Sybiha. Il ministero dell’Unità, che avrebbe dovuto mantenere i contatti con gli ucraini in tutto il mondo e agevolarne il rientro in patria, potrebbe essere invece completamente liquidato o incorporato in un altro dipartimento. Era guidato dal vicepremier Oleksiy Chernyshev, ma è sospettato di corruzione dall’Ufficio nazionale anticorruzione e molto probabilmente perderà l’incarico. La caratteristica principale dei prossimi cambiamenti di personale non è un rinnovamento radicale, ma la sostituzione di alcuni funzionari governativi con altri il più possibile fedeli alla squadra del presidente. “Tutte le persone che saliranno di grado saranno interne al sistema, quasi tutte appartenenti all’attuale governo”, riassume Zheleznyak.