Lando Norris vince ma fa fatica a gioire. Leclerc è terzo, ma senza entusiasmo. Una gara che reprime al massimo le passioni e le pulsioni, Per fortuna c’è ancora Lewis Hamilton
La Formula 1 ha perso il sorriso e pure la rabbia. Lando Norris ha festeggiato la vittoria nel Gp d’Austria con lo stesso sorriso di una partita Iva davanti al commercialista in queste settimane di dichiarazione dei redditi. Piastri si sa che non tradisce mai emozioni, Leclerc è arrivato terzo e di fronte a un podio in una stagione non esattamente entusiasmante ha davvero fatto fatica a stirare un sorriso. D’altronde dal box hanno cominciato a dirgli prima ancora del semaforo verde che avrebbe dovuto fare “lift and coast” prima di ogni curva. Trattasi di tecnica di guida che consiste nel togliere il piede dall’acceleratore prima del punto di frenata, e poi “veleggiare” fino alla frenata vera e propria. Serve a risparmiare carburante e, in alcune situazioni, ricaricare la batteria del sistema ibrido. Così come a preservare i freni. Tutte cose sacrosante, per carità, ma imporle a un pilota prima ancora di partire porta a una comprensibile frustrazione. Quella che non ha palesato Max Verstappen quando dopo poche curve è stato sbattuto fuori pista, e gara, dall’incauto Kimi Antonelli. Fosse accaduto qualche stagione fa probabilmente avremmo visto l’olandese andare a cercare il collo del giovane italiano per provare a strangolarlo. Niente. Kimi nemmeno si è tolto il casco e gli ha spiegato la dinamica, Max ha ascoltato (lui il casco lo aveva tolto) e preso atto. Senza eccepire alcunché.
E’ una formula 1 che reprime al massimo le passioni e le pulsioni, regala qualche emozione solo dal giro 11 al giro 20, quando Piastri cerca con decisione di attaccare Norris. Mettendolo in difficoltà e rischiando di combinare lo stesso pasticcio che ha messo fuori gara l’inglese in Canada. Dal muretto hanno fatto sapere che di ripetere un crash non si sentiva il bisogno e siccome è sempre meglio avere un po’ di controllo quelli color papaya hanno pensato bene di rimettere Piastri in pista 6 secondi dopo Norris al primo pit stop. Poi i due avrebbero anche potuto duellare negli ultimi giri. Peccato che a Piastri siano capitati due doppiati rognosi come Alonso e Bortoleto, che stavano lottando per tanti punti.
Uno che ancora si arrabbia, per fortuna, è il vecchio leone inglese. Lewis Hamilton ancora una volta non ha nascosto il suo disappunto nei confronti del suo ingegnere di pista. Hamilton voleva star fuori, non cambiare gomme la seconda volta pensando fosse l’unica possibilità di giocarsi il podio contro Leclerc. Il botta e risposta con Riccardo Adami è stato molto serrato ma nonostante la rabbia del sette volte campione del mondo alla fine la decisione del muretto è stata rispettata. Ma almeno abbiamo visto un po’ di rabbia, un po’ di sentimento.
Dall’Austria arrivano due verdetti. Il primo è che Verstappen non è più della corsa per provare a vincere il suo quinto Mondiale consecutivo. Troppo ampio il divario con i due Mc Laren. Forse questo fatto, arrivato all’undicesima corsa della stagione, potrebbe aprire interessanti scenari di mercato vista l’incapacità della Red Bull di dare una vettura competitiva a Max. Il secondo verdetto che arriva dalla Stiria è che Lando è rientrato in scia a Oscar e con 15 punti di distacco ora sarà “free to race”. Toccherà al Team Principal Andrea Stella gestire bene i due rivali. Le situazioni tipo Canada e Austria si verificheranno a ogni Gran Premio da qui fino alla fine della stagione. E il fatto che stavolta Norris non abbia palesato difficoltà psicologiche porta a pensare che questi due se le suoneranno, magari in modo felpato e non conflittuale, fino a dicembre.