Deputata in Forza Italia oggi con la Lega è il nome a cui pensa Salvini per l’autorità che si occupa di energia e concorrenza
Ora si può dire: la Lega è davvero finita in “bolletta”. E’ più che un’idea, è la “pazza” idea di Salvini: indicare Laura Ravetto come presidente di Arera, l’agenzia che regola il mercato dell’Energia. Ex deputata di Forza Italia, oggi in Lega, cinque legislature alle spalle, eletta in un seggio blindato, all’uninominale, Ravetto lascerebbe la Camera per occupare una carica che vale sette anni. Il compenso è di 240 mila euro, il massimo consentito, il compenso dell’attuale, presidente, Stefano Besseghini. Il mandato di Besseghini termina il 9 agosto. Cos’è Arera? E’ una delle autorità più ambite. E’ l’autorità indipendente che regola il mercato dell’energia, che deve favorire la concorrenza nelle filiere elettriche, gas, acqua. Alla domanda del Foglio, Ravetto ha preferito non rispondere ma da ambienti Lega, di partito, confermano: “E’ un’ipotesi concreta, un nome nella rosa”. L’altro nome in corsa è quello di Paolo Arrigoni, leghista, attuale presidente Gse, che si è sempre occupato di energia. Ravetto in Forza Italia ha ricoperto l’incarico di responsabile immigrazione, in Lega si occupa di pari opportunità. Per finanziare il partito aveva inventato la riffa, “una giornata in compagnia di Laura Ravetto”. Un’autorità strategica, come Arera, viene dunque trattata come un fondaco, la spa del parlamentare frastornato. Vannacci si fa i team baracconi, Zaia e Fedriga non si possono ricandidare, ma Ravetto può andare ad Arera. Dal “caro bolette” a Salvini “oh caro!”