La strana coppia Meloni e Macron

La presidente del Consiglio e il presidente francese vivono parlano linguaggi differenti e faticano a comprendersi, ma nel comunicato scritto dopo il loro incontro a Palazzo Chigi hanno trovato una chiave sorprendente per andare d’accordo, all’insegna di una parola d’ordine poco sovranista: l’europeismo

Meloni e Macron, lo avete visto, si sono incontrati a Roma, martedì scorso, e alla fine di un lungo colloquio, senza conferenza stampa, hanno vergato un comunicato che ha fatto notizia per le ragioni sbagliate. Meloni e Macron vivono in dimensioni diverse, parlano linguaggi differenti, faticano a comprendersi, ma in quel comunicato hanno trovato una chiave sorprendente per andare d’amore e d’accordo, all’insegna di una parola d’ordine poco sovranista: l’europeismo. Il cuore del messaggio del comunicato congiunto è legato a un sostegno condiviso a una “Europa più sovrana”, che implica non il ritorno alle sovranità nazionali, ma la costruzione di una sovranità condivisa, e per farlo Macron e Meloni hanno sostenuto la necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea in settori chiave: difesa comune, competitività industriale, energia, intelligenza artificiale, spazio. La sorpresa, dunque, non è solo nell’aver visto Macron arrivare a Roma, quasi a voler omaggiare la premier italiana, con cui gli attriti nel passato sono stati numerosi. La sorpresa è nell’aver detto di sì entrambi a un’agenda anti sovranista in base alla quale si afferma con chiarezza che nessuno Stato, da solo, può garantire sicurezza, prosperità e influenza. E quando si dice, insieme, che serve un’Europa che agisca come soggetto politico unico si sta dicendo, insieme, che per l’Europa del futuro serve più europeismo e meno lepenismo. Viva la strana coppia.


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  • Claudio Cerasa
    Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e “Ho visto l’uomo nero”, con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.

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