Franco Carraro spera di essere il successore di Malagò, l’allenatore del Como preferisce restare sul lago piuttosto che sedersi sulla panchina della finalista di Champions, mentre quello che ha portato Bergamo sul tetto d’Europa un anno fa se ne va a Roma. È il mondo che cambia all’improvviso
Non siamo su scherzi a parte. È tutto vero quello che sta accadendo allo sport italiano, ancora prima che il grande caldo dia alla testa. Siamo in un paese dove c’è un ottantacinquenne candidato alla presidenza del Coni, oltretutto con grandi chance di successo (ricorsi permettendo) perché, come dice il diretto interessato, lui sarebbe il male minore per il dopo Malagò. Mentre Franco Carraro si diverte come un bambino a leggere tutto quello che è stato scritto sul suo conto, comprese le parole del ministro Abodi per il quale “ogni cosa ha il suo tempo”, ne succedono di ancora più belle. L’allenatore campione d’Italia ha preferito il Napoli alla Juventus che pure amava. L’allenatore del Como, pur attirato dalla sfida propostagli, ha preferito restare sul lago piuttosto che sedersi sulla panchina della finalista di Champions. L’allenatore che ha portato Bergamo sul tetto d’Europa un anno fa ha deciso di andarsene a Roma e non alla Juve che pure lo aveva cercato. È il mondo che cambia all’improvviso. Così succede che un manager indonesiano, presidente di una squadra ricchissima, ma salvatasi dalla retrocessione solo in extremis, si prenda la libertà di dire no a Beppe Marotta, il miglior dirigente italiano che un giorno potrebbe anche pensare di candidarsi lui a reggere tutto lo sport tricolore.
Mirwan Suwarso è l’uomo dell’estate. Il primo a dettare un comunicato che manda in fuorigioco l’Inter e il suo presidente: “Con l’Inter non è successo niente. Ci hanno chiesto di poter parlare con il nostro allenatore e noi abbiamo detto no”. Poche, chiarissime, parole che hanno costretto la società nerazzurra a virare su Chivu che non allenava il Real Madrid, ma il Parma un’altra squadra salvatasi all’ultima giornata dopo aver cercato di sgambettare il Napoli. Suwarso, presidente del Como da ottobre, è a capo di The Mola Group, azienda nel settore dello sport e dell’intrattenimento che possiede anche una rete media, una casa di produzione e un’etichetta musicale. È l’uomo di fiducia del fratelli Hartono, 71esimo e 76esimo uomini più ricchi al mondo, stando alle classifiche di Forbes. Anche loro sono un po’ in là’ con gli anni, ma sono persone che possono orgogliosamente mettersi di traverso davanti a Marotta, convinto di poter ricostruire l’Inter partendo da Fabregas. Non temono vendette evidentemente. Vanno dritti per la loro strada immaginandosi uno stadio bomboniera pieno di vip hollywoodiani intrigati dal fascino del lago più romantico del mondo.
Un progetto affascinante che ha imprigionato il tecnico spagnolo. Cesc si stava lasciando tentare dall’offerta interista e già fantasticava come trasformarla, ma poi anche lui si è schiantato sul muro indonesiano. Tutte storie che qualche tempo fa sarebbero state il plot perfetto per un romanzo di fantascienza. E oggi sono solo cronaca. Come l’affare del Milan che ha deciso di vendere uno dei migliori centrocampisti d’Europa per prendere un quarantenne dal grande passato, ma dal futuro più incerto di quello di Lewis Hamilton, un altro quarantenne dal passato impeccabile, sbarcato in questo straordinario paese per vecchi che sta diventando l’Italia, soprattutto se tra qualche settimana Franco Carraro andrà a sedersi sull’ennesima poltronissima della sua vita. Una vita che sembra davvero una favola infinita. “The never ending story”. La colonna sonora è già pronta. Intanto diamoci al tennis.