Il rafforzamento dell’euro non deve spaventare l’Ue. Ascoltare la Bce
La presidente della Bce Christine Lagarde ha detto di sentirsi “molto vicina” al pensiero del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, riguardo al ruolo che potrebbe svolgere l’euro come riserva monetaria mondiale in una fase storica in cui la supremazia del dollaro è minacciata. Panetta ne aveva parlato nelle considerazioni finali della relazione annuale di Bankitalia facendo osservare come il conto della politica dei dazi di Trump sarà pagato dagli Usa con un dollaro sempre più debole e come questo scenario rappresenti un’opportunità per la moneta unica europea. Lagarde ha elogiato questo discorso dicendo di trovarsi sulla stessa linea, ma ha aggiunto che un rafforzamento dell’euro come valuta internazionale non è scontato poiché richiederà discussioni su come consolidare il ruolo geopolitico dell’Europa, su come raggiungere il mercato dei capitali e su come continuare a sostenere lo sforzo per fare dell’Europa un posto dove lo stato di diritto è rispettato. “Dove un contratto è un contratto – ha detto – e dove c’è certezza da parte degli investitori che sia un posto affidabile per fare attività d’impresa”.
Insomma, il senso del discorso di Lagarde è che oggi c’è una finestra di opportunità ma che bisogna che gli stati collaborino per coglierla. In realtà, Panetta, nel suo discorso, aveva anche rilanciato l’idea di un titolo sovrano comune per l’Unione europea come proposta legata anche al percorso di valorizzazione dell’euro. Ma Lagarde non si è spinta su questo terreno. Sarebbe stato troppo, forse, dopo la riunione che ha tagliato i tassi di un altro 0,25 per cento generando l’effetto di far scendere lo spread sovrano dell’Italia sotto i 100 punti base (ieri sera il differenziale tra btp e bund tedeschi ha chiuso a 98 punti). Sembrano davvero lontani i tempi in cui Lagarde (marzo 2020) diceva che non era suo compito comprimere gli spread, riferendosi alle forti tensioni sui titoli italiani scatenate dalla crisi pandemica. Oggi la presidente della Bce prende spunti dall’Italia per tenere in piedi l’Europa.