Zuckerberg sempre più Maga. Chiude la scuola per famiglie svantaggiate fondata dalla sua associazione

Il patron di Meta sempre più vicino all’universo trumpiano. La sua parabola riflette la cortigianeria dei big tech verso la nuova Amministrazione

Lo elogia pubblicamente definendolo un “duro”, partecipa al suo insediamento, dona un milione di dollari per l’evento, versa 22 milioni per finanziare la sua futura biblioteca presidenziale, smantella i programmi di diversità e inclusione sia in Meta che nella sua fondazione filantropica, e ora toglie i finanziamenti a una scuola che aveva creato grazie all’iniziativa filantropica sua e di sua moglie per sostenere famiglie immigrate e svantaggiate. È questa la devozione che Mark Zuckerberg sta dimostrando al presidente Donald Trump e all’universo Maga che gli ruota attorno.

La notizia della chiusura della Primary School, diffusa attraverso un comunicato sul sito dell’istituto, ha colpito duramente centinaia di famiglie che per anni hanno potuto contare su un modello educativo unico nel suo genere. Secondo quanto riportato dal San Francisco Standard e dal New York Times, ai genitori è stato comunicato che la scuola sta chiudendo perché la Chan Zuckerberg Initiative (Czi) ha ritirato il suo sostegno finanziario. La scuola – oltre a offrire l’istruzione dalla nascita fino alle medie – garantiva anche assistenza sanitaria, odontoiatrica e supporto psicologico a oltre 400 studenti, in gran parte provenienti da comunità sotto-rappresentate. Situata a East Palo Alto, a pochi minuti dalla sede centrale di Meta, la scuola accoglieva un corpo studentesco composto per il 61 per cento da bambini latinoamericani, il 7 per cento da bambini neri e un altro 7 per cento da studenti originari delle isole del Pacifico. Era stata concepita per affrontare in modo strutturale la povertà e lo “stress tossico” che colpiscono molti bambini delle comunità più vulnerabili. La moglie del patron di Meta, Priscilla Chan, ex pediatra e cofondatrice insieme al marito della Czi, l’aveva descritta come l’unione perfetta tra le sue due grandi passioni: la salute e l’istruzione. Ora la Czi prevede di donare 50 milioni di dollari alle comunità e alle famiglie colpite dalla chiusura.

La chiusura arriva in un momento in cui la Chan Zuckerberg Initiative sta riorientando le sue priorità: meno investimenti in giustizia sociale ed equità razziale, più attenzione alla ricerca scientifica. Una svolta che riflette anche l’evoluzione politica di Zuckerberg, sempre più allineato alla destra trumpiana. Anche Meta ha seguito la stessa traiettoria, dismettendo i propri programmi interni per la diversità e l’equità, segnando un netto distacco dalle promesse di responsabilità sociale del passato.

Per la comunità di East Palo Alto, la chiusura della scuola non è soltanto la perdita di un servizio, ma la fine di un progetto che per anni ha rappresentato un raro esempio di innovazione educativa e sostegno integrato. La sua chiusura segna un ulteriore colpo per le famiglie più fragili della Bay Area, già messe a dura prova dalla crisi abitativa e dall’avanzare della gentrificazione.

Come scrivevamo qui, il governo Trump è ormai un’ “oligarchia eletta”, guidata da miliardari e ostile alle regole democratiche. I big tech, come Zuckerberg, rafforzano questo modello controllando l’informazione e cercando favori fiscali. È dal suo ritorno alla Casa Bianca che i miliardari si mostrano servili di fronte al presidente americano, dimostrando – come scrivevamo qui – che il denaro, che dovrebbe garantire autonomia e dignità, appare inutile se chi lo possiede è disposto a umiliarsi pur di compiacere i potenti.

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.