Dopo il blackout nella penisola iberica, si è ricordato quello italiano del settembre 2003. L’Italia rimase al buio pesto per 12 ore per un contatto tra un cavo surriscaldato e un albero. Un albero caduto in un cantone svizzero può riportare un intero paese alla caverna platonica
Ogni tanto ho una nuova prova della smemoratezza che avanza. Ieri, in particolare. Quando, sulla scia del colossale blackout elettrico della penisola iberica, si è ricordato il blackout italiano della notte fra il 26 e il 27 settembre del 2003. E io non ne ricordavo niente. Per eventi che hanno qualcosa di straordinario le persone sono abituate a chiedersi dov’erano. Io non dovevo fare nessuno sforzo, perché ero in galera. Qualunque cosa sia successa per quasi una decina d’anni, io so dov’ero. A Roma, quella notte là, ho letto ieri, era in corso la “Notte Bianca”, un buon appiglio per la memoria di chi c’era. In galera, tutte le notti erano bianche a modo loro. Mi sono detto, per tirarmi su, che probabilmente in galera funzionavano dei generatori di corrente. D’altra parte, dei detenuti all’altezza della situazione avrebbero dovuto stare all’erta: un blackout improvviso e prolungato può essere un’occasione, se non proprio per evadere (non sono così numerosi i prigionieri disposti a evadere), per ululare, battere ferri, motteggiare, darsi fuoco. Usare il famoso favore delle tenebre. Niente, non me ne ricordo, non ricordo che altri se ne fossero accorti e ne avessero parlato.
Ieri leggevo le ricostruzioni con uno sbalordimento da prima volta. L’Italia era restata al buio pesto per 12 ore perché “un contatto tra un cavo surriscaldato e un albero interruppe il passaggio dell’elettricità dalle Alpi” (Repubblica), per “un albero caduto sulla linea dell’alta tensione in Svizzera” (il Post). In 20 secondi, la penisola al buio. In ritardo di 22 anni, mi sono trovato a rimeditare sulla vulnerabilità del mondo. C’è il riscaldamento globale, le pandemie, le guerre, l’atomica, gli hacker, l’imbecillità artificiale e naturale, e un albero caduto in un cantone svizzero può riportare un intero paese alla caverna platonica. Fine dell’illuminismo, rivalsa su Sendero Luminoso. Però ho trovato una mia piccola posta, non so in che data, che diceva: “Il presidente degli Stati Uniti che fa fuoco e fiamme a Washington può provocare il battito d’ali di una farfalla a Pyongyang”.