I funerali di Papa Francesco sabato a Roma. Il cdm proclama cinque giorni di lutto nazionale

La città blindata per la cerimonia. Il governo nomina Ciciliano per coordinare la gestione e l’accoglienza, invita a differire gli eventi sportivi e a mantenere sobrie le celebrazioni del 25 aprile. Dal Vaticano le prime immagini della salma di Bergoglio

La citta di Roma si prepara ad accogliere i funerali di Papa Francesco. Questa mattina il consiglio dei ministri ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale e scelto Fabio Ciciliano, attuale capo della Protezione civile, per occuparsi dell’accoglienza dei pellegrini che arriveranno in città.

Domani la salma di Bergoglio sarà esposta a San Pietro, mentre i funerali si terranno sabato 26 aprile – alle ore 10 – sempre a San Pietro, dove sarà celebrata la Santa Messa esequiale, “secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 82-109)”, come si legge nel comunicato della sala stampa vaticana. “La Liturgia esequiale sarà presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio”, ha comunicato oggi la Santa Sede, che ha anche diffuso alcune fotografie. Nelle immagini si vede la salma di Papa Francesco all’interno della bara di legno nella cappella di Santa Marta. Il Pontefice indossa una veste rossa, con la mitra papale in testa e un rosario in mano. In uno degli scatti si vede, accanto al feretro, il cardinale Pietro Parolin in preghiera.





Ieri sera è stato anche diffuso il testamento del Pontefice, in cui si legge: “Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.

La macchina che si metterà in moto per preparare la città alla cerimonia di sabato è imponente e il governo ha stanziato i primi 5 milioni di euro. “Fino al giorno del funerale abbiamo adottato il provvedimento che consente al capo Dipartimento della Protezione civile di occuparsi di mobilità, di assistenza e accoglienza in questi giorni fino alla elezione del nuovo Pontefice”, ha detto il ministro Nello Musumeci al termine del Cdm. “Per quanto riguarda le misure di ordine pubblico rimangono in capo al prefetto di Roma che comunque si raccorderà con il capo Dipartimento il quale opererà anche in regime di deroga”, ha aggiunto, specificando anche che d’intesa con il ministero degli Esteri il capo Dipartimento si occuperà anche dell’accoglienza delle tantissime delegazioni straniere.

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