Da Meloni a von der Leyen, il cordoglio per la morte di Papa Francesco

“Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti”, dice la presidente del Consiglio. Da Palazzo Chigi alla Casa Bianca, bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Milei in Italia per i funerali, una settimana di lutto in Argentina. I messaggi della politica, italiana e internazionale, per ricordare il Pontefice

Dall’Italia all’Europa, anche la politica si unisce al cordoglio per la morte del Pontefice. “La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”, è il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Oggi appare come un saluto alla chiesa, alle donne ed agli uomini di tutto il mondo. La risposta a questo saluto da parte di tutti nel mondo non deve limitarsi al ricordo ed alla riconoscenza, ma deve tradursi in responsabilità e far proprie nei comportamenti quotidiani le indicazioni dei suoi insegnamenti”, ha detto il capo dello stato in un videomessaggio, pubblicato sul sito del Quirinale, ricordando “con grande riconoscenza le tante occasioni di incontro, la sua visita al Quirinale storica, gli incontri non ufficiali, riservati, personali. Su tutto si impone un pensiero, quel che ha deciso di fare ieri nel giorno di Pasqua con la benedizione al mondo ed il giro in piazza tra i fedeli con il suo ultimo richiamo al principio di umanita’ come criterio di condotta per ciascuno”. Mattarella ha, inoltre, sottolineato “l’equità” del Pontefice, “la sua costante attenzione alle periferie del mondo, ai poveri, ai più deboli ed ai migranti, certamente anche ricordando i suoi avi emigrati dal Piemonte in Argentina, o la sua preghiera da solo in piazza San Pietro nei giorni del Covid”. Bergoglio “è stato sempre uomo di speranza convinta contro ogni difficoltà. L’ha trasmessa anche nei giorni della sua malattia, offrendo un esempio per tutti i sofferenti”. “Accanto al dolore per la morte di Papa Francesco avverto, come ho detto stamani, un senso di vuoto: il senso della privazione di un punto di riferimento a cui guardavo”, ha detto il presidente della Repubblica. “Ha conquistato il mondo, sin dal primo momento, già con la scelta del nome. Gesuita, figlio della spiritualità di Sant’Ignazio, si è richiamato a San Francesco, sottolineando la ricchezza dei carismi che nella chiesa si integrano”, ha concluso Mattarella.

“Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza”, sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che ‘non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce’. Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti. Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore”.




Oggi intanto le bandiere di Palazzo Chigi sono issate a mezz’asta in segno di lutto.

“Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. Cura del Creato, Misericordia, fratellanza: è stato un grande Pontefice. Un amico dell’Italia. Preghiamo per lui e per il futuro di tutta la Chiesa Cattolica. Santo Padre, ci protegga da lassù”, ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Papa Francesco ha raggiunto la Casa del Padre”, scrive sui social il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, postando l’immagine papa Francesco e icone di mani giunte in preghiera. Messaggi di commozione sono arrivati anche dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana: “Con profonda commozione, ci uniamo al dolore della Chiesa universale per la scomparsa di PapaFrancesco. La sua morte lascia un vuoto immenso”. E dal suo omologo al Senato, Ignazio La Russa: “La scomparsa di Papa Francesco suscita un profondo senso di dolore: guida spirituale di immenso carisma e testimone di fede vissuta, ha saputo incarnare i valori della misericordia e della solidarietà, avvicinando La Chiesa a chiunque fosse in difficoltà. Il Suo impegno per il dialogo, La pace e l’attenzione agli ultimi resteranno un’eredità preziosa. A nome mio e dei colleghi senatori, esprimo le più sentite condoglianze”.

“È stato il Papa degli ultimi, degli emarginati, il Papa della giustizia sociale e dell’impegno per il Pianeta: il suo potente messaggio di pace e di fraternità resterà un’impronta durevole di vicinanza, compassione, amore per il prossimo che continuerà a lasciare il segno. Di fronte a questa dolorosa perdita, la nostra vicinanza va alla comunità cattolica e a tutte e tutti coloro che nel mondo lo piangeranno e ne porteranno avanti l’impegno per i più poveri”, ha scritto la segretaria del Pd Elly Schlein.

“La morte di Papa Francesco è un dolore immenso. Le sue ostinate parole di pace, dialogo e solidarietà a tutti i costi sono e resteranno una guida per tutti noi in questi tempi così difficili. Grazie per ogni insegnamento, riposi in pace”, dice in una nota Giuseppe Conte.

“Il mondo perde una guida spirituale capace di parlare a credenti e non credenti, un Pontefice che ha incarnato con semplicità e determinazione i valori della giustizia sociale, della pace e della dignità umana”, scrive in una nota Carlo Calenda, leader di Azione. “Il suo impegno per i più deboli, per il dialogo tra i popoli e per un cristianesimo autentico resterà un esempio per tutti. Alla Chiesa cattolica e ai fedeli di tutto il mondo va il cordoglio mio e di tutta la comunità di Azione”.

“Francesco ci lascia nell’abbraccio di ieri di Piazza San Pietro. Ieri il suo ultimo viaggio con la Papamobile è il simbolo del suo vivere in mezzo alla sua gente, al suo popolo. Sia in chi crede, sia in chi non crede il Papa argentino lascia una traccia profonda”, scrive sui social Matteo Renzi. “È tempo di dire grazie a Papa Francesco per ciò che ha rappresentato, non solo in questi dodici anni di pontificato”.

“Con la Sua bontà ha illuminato il mondo e ha cambiato la Chiesa”, ha dichiarato l’ex premier ed ex banchiere centrale europeo Mario Draghi. “Mi è stato vicino in momenti difficili e mi ha aiutato con la Sua preghiera, il Suo affetto e il Suo discernimento”.

I messaggi delle istituzioni europee e internazionali

Da Bruxelles, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, scrive: “Oggi il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco. Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore puro per i meno fortunati. I miei pensieri sono con tutti coloro che soffrono questa profonda perdita”.

Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo dice: “L’Europa piange la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Il suo sorriso contagioso ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. ‘Il Papa del popolo’ sarà ricordato per il suo amore per la vita, la speranza di pace, la compassione per l’uguaglianza e la giustizia sociale. Che riposi in pace”.

“Riposa in pace, Papa Francesco”, scrive su X la Casa Bianca, che ha ordinato le bandiera a mezz’asta sugli edifici pubblici. “Riposi in pace, possa Dio benedire lui e chi lo ha amato”, ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un messaggio pubblicato su Truth.

Papa Francesco era un “messaggero di speranza, umanità e umiltà”. Cosi il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ricordato il Pontefice deceduto oggi. “Mi unisco al mondo nel lutto per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco”, ha scritto Guterres in una nota.

L’Argentina osserverà sette giorni di lutto per la morte del Papa. Javier Milei ha annunciato che si recherà a Roma “nei prossimi giorni” per partecipare alle esequie di Papa Francesco, riferisce il quotidiano La Nacion. Il presidente argentino ha espresso il suo cordoglio per la morte del primo pontefice argentino e latinoamericano della storia, mettendo da parte le note divergenze passate con il Santo Padre. Il capo dello stato ha decretato sette giorni di lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta alla Casa Rosada e in Plaza de Mayo. “Con profondo dolore mi giunge questa triste notizia. A dispetto di divergenze oggi secondarie, conoscere la sua bontà e saggezza è stato per me un vero onore”, ha scritto Milei sui social.



“Da Buenos Aires a Roma, Papa Francesco voleva che la Chiesa portasse la gioia e la speranza ai più poveri. Che unisse gli uomini fra loro e con la natura. Possa questa speranza resuscitare sempre al di là di lui”, scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron. “A tutti i cattolici, al mondo in lutto, mia moglie ed io esprimiamo tutti i nostri pensieri”. Mentre il prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz: “La morte di Papa Francesco mi riempie di profonda tristezza. Francesco sarà ricordato per il suo instancabile impegno a favore dei più deboli della società, per la giustizia e la riconciliazione. Lo guidarono l’umiltà e la fede nella misericordia di Dio. In questo modo, il primo latinoamericano presso la Santa Sede ha toccato le persone di tutto il mondo e oltre i confini religiosi. In questo momento il mio pensiero va ai fedeli di tutto il mondo che hanno perso il loro Santo Padre. Possa riposare in pace”.

“Piango la scomparsa di Papa Francesco. Il suo impegno per la pace, la giustizia sociale e i più vulnerabili lascia un’eredità profonda. Riposi in pace”, ha scritto su X il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Il cordoglio della comunità ebraica

“Dopo una lunga malattia, sopportata con la sua grande forza, papa Francesco ci ha lasciato. Il suo pontificato è stato un importante nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra ebraismo e cattolicesimo, con aperture a un dialogo talvolta difficile ma sempre rispettoso”, ha dichiarato il Rabbino Capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni. “Ricordo le numerose occasioni in cui l’ho incontrato, segnate sempre da simpatia, attenzione e confidenza. Con la mia comunita’ esprimo cordoglio per la sua scomparsa e sentite condoglianze al mondo cattolico”.

“Mi unisco al cordoglio del Rabbino Capo Riccardo Di Segni, e assieme a lui esprimo condoglianze all’intero mondo cattolico per la scomparsa di Papa Francesco”, ha dichiarato Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. “Di lui ci ha colpito la forza straordinaria dimostrata fino alla fine, anche nel modo in cui ha affrontato la malattia e il dolore. La nostra Comunità lo ricorda con profondo rispetto”.

“Oggi è il momento del cordoglio rivolto alla comunità cristiana. Un augurio affinché la strada del dialogo continui e venga rafforzata, per sconfiggere il crescente sentimento di antisemitismo”, è il commento all’Adnkronos da Riccardo Joshua Moretti, presidente della Comunità ebraica di Parma. Da Genova Ariel Dello Strologo, rappresentante e membro del consiglio della comunità ebraica locale, ha detto: “La scomparsa di Papa Francesco lascia un vuoto che sara’ difficile colmare. E stata una voce importante in questi anni difficili, capace di imporsi come autorita’ morale prima ancora che religiosa. E stato sempre dalla parte dell’essere umano – ricorda Dello Strologo – e dei più deboli soprattutto, in un mondo che sembra aver dimenticato l’insegnamento della tradizione ebraico-cristiana. E stato fautore del dialogo con il mondo ebraico, memore dei suoi antichi rapporti di amicizia con la comunitàebraica di Buenos Aires. Ancora ieri ha manifestato il suo dolore per la sofferenza di israeliani e palestinesi e per la mancanza di pace in quella terra”.

Le parole della comunità islamica

“Come musulmani che vivono in Italia e in Occidente riteniamo che l’apertura al dialogo interreligioso portata avanti da Papa Francesco debba continuare nella ricerca del bene comune e nel riconoscimento dell’unico Dio”, ha dichiarato l’imam della Moschea al Wahid di Milano e vicepresidente della Coreis, la Comunità religiosa islamica, Yahya Pallavicini, che si unisce alle preghiere “per l’anima generosa di Papa Francesco”. “La benedizione trasmessa nella Santa Pasqua è un simbolico ultimo saluto che dà a tutti il senso più profondo della fratellanza spirituale”, ha aggiunto. Pallavicini ha ricordato “l’insistente richiamo che Papa Francesco ha offerto per la pace in Medio Oriente e nel resto del mondo. Una pace nella verità e nella fratellanza, una pace interiore ed esteriore che la Coreis riconosce con gratitudine nella vita esemplare di Papa Francesco fino al suo ultimo servizio con la benedizione trasmessa nella Santa Pasqua”.

Il Grande Imam di al Azhar, Ahmad at Tayyeb, “piange la scomparsa di suo fratello in umanità” e sottolinea come Francesco abbia dedicato la sua vita “al servizio dell’umanità, alla difesa degli oppressi e al sostegno del dialogo interreligioso e interculturale”. “Papa Francesco è stato un simbolo eccezionale di umanitarismo, che non ha risparmiato sforzi nel difendere la causa della dignità umana” e ha ricordato “l’impegno incrollabile di Papa Francesco nel costruire ponti con al Azhar e il mondo musulmano in generale”.

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