Lo Russo (Pd): “Per governare dobbiamo affrontare con serietà il tema sicurezza”

Il sindaco di Torino e coordinatore dei primi cittadini dem è d’accordo con l’appello di Gentiloni: “Per una sinistra che ha l’ambizione di governare il paese il tema è ineludibile”

Per una sinistra che ha l’ambizione di governare il paese, quello della sicurezza nelle aree urbane italiane è un tema ineludibile, che va necessariamente declinato su almeno due componenti da portare avanti di pari passo, in maniera sinergica: controlli di legalità e sicurezza sociale”. Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo parlando col Foglio sembra muoversi in scia a Paolo Gentiloni. L’ex premier domenica, a Bologna, aveva insistito sulla necessità di riappropriarsi, a sinistra, del concetto di sicurezza: “La sicurezza per la destra è molto semplice: le persone che hanno molti soldi hanno sistemi di vigilanza privata, tra gli ultra ricchi va di moda fare le isole bunker. Le persone più povere si comprano una pistola e si proteggono da sole: questa idea di sicurezza è completamente diversa dalla nostra, ma non può essere la negazione del problema”, aveva ammonito Gentiloni. Chiedendo che la sicurezza diventi “una priorità della sinistra”, perché “abbiamo in media meno omicidi di tutti i paesi europei, ma questo non vuol dire che la paura della microcriminalità non sia diffusissima, non nei ricchi che votano a destra, ma nel nostro popolo, quello della sinistra”.

Il primo cittadino torinese, che è anche coordinatore dei sindaci del Pd e vicepresidente Anci, uno dei principali volti del riformismo interno al partito, crede che proprio legalità e sicurezza sociale debbano essere legate l’una con l’altra: “Si tratta di questioni che viaggiano insieme, facce della stessa medaglia, che sarebbe un gravissimo errore mettere in contrapposizione o non considerare complementari. La risposta alle paure delle persone, oggi diffuse e crescenti, deve passare attraverso politiche orientate all’integrazione, alla sicurezza sociale e alla tutela dei più fragili e dei poveri, di chi vive situazioni di precarietà e abita in zone e quartieri complessi. Ciò non esclude, anzi conferma, l’esigenza di una presenza costante delle forze dell’ordine nelle strade e nelle piazze, la necessità di contrastare i fenomeni criminali e di garantire la certezza della pena”. Sul tema, forte era stata la presa di posizione, nelle scorse settimane, del sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai. Seguito da altri amministratori veneti del Pd.

“Ma c’è una terza componente della strategia per la sicurezza, di cui si parla sempre troppo poco: quella di garantire politiche e investimenti adeguati nei luoghi detentivi, in funzione del reinserimento sociale a fine pena”, prosegue Lo Russo parlando a questo giornale. “È necessario lavorare sulla riduzione della recidiva, e l’unica strada è offrire speranza e prospettiva a chi esce dal carcere, per evitare che torni nel circuito della criminalità. Investire nelle politiche sociali in ambito carcerario significa anche investire nella sicurezza”.

Un altro dei punti su cui si era soffermato Gentiloni era stato il bisogno, per il centrosinistra (e quindi per il Pd, perno della coalizione), di “dare la sensazione di essere in grado di conoscere e risolvere i problemi. Sull’immigrazione, accoglienza e generosità sono indispensabili, ma una sinistra di governo deve avere una proposta per risolvere il problema mettendo fuorilegge i clandestini e mettendo la legalità dell’immigrazione regolare al centro. Bisogna muoversi prima che sia la destra a impugnare questo strumento e usarlo come oggetto contundente contro di noi”. Anche su questo il sindaco di Torino sembra essere d’accordo. “Il compito della sinistra è proprio quello di proporre una visione concreta, capace di tenere insieme tutte le componenti necessarie a garantire davvero la sicurezza delle aree urbane, in modo ampio ed efficace”, conclude allora Lo Russo, facendosi portavoce di un tema evidentemente all’ordine del giorno per la stragrande maggioranza degli amministratori locali. “Per un progetto di sinistra che abbia l’ambizione di governare, affrontare questi temi con serietà e visione è un passaggio obbligato”.

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  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.

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