Quell’imbarazzante teatrino per scegliere il nuovo ct

Un consiglio per Gianni Infantino: chieda aiuto ai tifosi del Genoa per riempire le tribune al Mondiale

Io ve lo dico, sono imbarazzato per voi. Il teatrino che state facendo per il commissario tecnico della Nazionale è più stucchevole di uno che al pub guarda il menu delle birre per mezz’ora e poi ordina un’acqua naturale a temperatura ambiente. Pensavo di avere visto tutto con i tentennamenti della Juventus – via Tudor-dentro Conte, niente Conte-dentro Tudor, Tudor in standby-trattativa con Gasperini, niente Gasperini-“abbiamo sempre puntato su Tudor” – ma Spalletti che annuncia la sua cacciata in conferenza stampa, va in panchina e poi lascia la Nazionale è stato un vero colpo da maestri della cialtroneria. Per non parlare del vengo-non vengo di Ranieri, le patetiche grida di aiuto di Mancini che si candida a guidare di nuovo gli Azzurri via intervista e la surreale ricerca di qualcuno disposto a prendere calci sui denti e probabilmente fallire la qualificazione al Mondiale per la terza volta (o la quarta, ho perso il conto e non è colpa dell’alcol, ma di quanto siete scarsi voi).

Ora leggo che il prescelto sarà Gattuso, un allenatore che finora ha collezionato più esoneri di quante birre bevo io in una sera. Auguri a voi e ai vostri giovani dirigenti federali. Io intanto alzo la pinta per i tifosi del Genoa, che approfittando della vendita libera e a basso costo dei biglietti per il playout dei cugini sampdoriani contro la Salernitana hanno comprato centinaia di biglietti per lasciare gli spalti di Marassi mezzi vuoti. Poiché la goliardia è una cosa seria, e nessuno più dei tifosi di calcio sa pigliare per il culo gli avversari, i genoani hanno fatto registrare i biglietti con i nomi di Massimo Ferrero, Olly Balorda Nostalgia, Gabriele Gravina, Mbaye Niang, Diego Milito, Franco Scoglio, Michele Misseri e Alberto Stasi. La Sampdoria se ne è accorta e ha annullato i ticket, peccato.

Il secondo brindisi fatemelo fare alla vostra illusione dopo l’arrivo di Kevin De Bruyne a Napoli, e a chi lo paragona a quello di Maradona: il belga piomba a 34 anni e con molti infortuni alle spalle in una Serie A scarsa e povera, El Pibe aveva dieci anni meno e giocò in quello che all’epoca era un campionato eccitante come una bionda con amica tettona al seguito. E a proposito di cose non eccitanti, nessun brindisi per il Mondiale per club, esempio perfetto del distacco tra chi guida il calcio e chi lo segue: ho letto che molti club europei hanno chiesto di allargare il numero dei partecipanti, nel frattempo però sono rimasti un sacco di biglietti invenduti per l’edizione di quest’anno. Infantino potrebbe chiedere aiuto ai tifosi del Genoa.

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