Al vertice parteciperanno anche esponenti dell’intelligence. Tajani: “No italiani coinvolti. Invitiamo al dialogo”. E convoca gli ambasciatori italiani nei paesi della regione
La premier Giorgia Meloni sta seguendo con la massima attenzione l’evolversi della crisi in Iran, ed ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell’intelligence nazionale. E’ quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, in seguito all’operazione “Leone nascente” lanciata da Israele nei confronti del programma nucleare iraniano, con l’attacco ad alcuni siti per l’arricchimento dell’uranio.
Sul punto è intervenuto anche il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. “La situazione per quanto riguarda i nostri connazionali nell’area è sotto controllo”. ha detto Tajani al Tg1. Il titolare della Farnesina ha aggiunto di aver sentito il capo dell’Aiea, Rafael Grossim, in merito all’eventuale rischio nucleare “e mi ha confermato che al momento la situazione non è preoccupante“. “Invitiamo alla massima prudenza e ad evitare viaggi nell’area”, ha aggiunto ancora Tajani. In particolar modo per quanto concerne l’Iran “sono circa 450 i nostri concittadini che vi risiedono li abbiamo sentiti tutti quanti”. “C’è grandissima attenzione e seguiamo secondo per secondo l’evolversi della situazione”. ‘Non pensavo a un attacco così presto” da parte di Israele nei confronti dei siti nucleari in Iran, ha aggiunto Tajani. Il ministro degli Esteri ha poi rivolto un ”inviato a tutti al dialogo, un peggioramento della crisi militare non fa bene a nessuno. La diplomazia deve prevalere, faremo il possibile per scongiurare una nuova guerra“. Il titolare della Farnesina si è riunito con gli ambasciatori italiani nei paesi della regione, in Russia e negli Stati Uniti. A quanto si apprende, si sono video collegati con il ministro alla Farnesina i rappresentanti italiani in Iran, Israele, Iraq, Oman, Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto, Libano, Siria, Bahrein, Kuwait e all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) a Vienna, oltre che a Washington e Mosca.
“Seguiamo con preoccupazione la drammatica escalation in Medio Oriente dopo l’attacco unilaterale di Israele all’Iran. Chiediamo al Governo di attivarsi con urgenza in tutte le sedi multilaterali per favorire la de-escalation, riprendere gli sforzi diplomatici e scongiurare un allargamento della guerra dalle conseguenze incalcolabili“; è stato il commento della segretaria del Pd Elly Schlein.