Nel primo trimestre 2025 il mercato del lavoro italiano mostra segnali positivi: disoccupazione in calo dell’11 per cento e occupazione in crescita, soprattutto a tempo indeterminato. Aumenta il Pil e calano inattività e cassa integrazione
Cresce l’occupazione, cala l’inattività e la disoccupazione resta stabile su livelli contenuti. I dati diffusi oggi dall’Istat confermano un’evoluzione positiva già in atto da mesi, sostenuta in particolare dalla crescita del lavoro a tempo indeterminato e dalla diminuzione dei contratti precari. Aumenta anche l’input produttivo, mentre rallenta l’uso della cassa integrazione.
Secondo i dati diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica, il numero dei disoccupati è diminuito di 217 mila unità su base annua, corrispondente all’11 per cento. Questo conferma un andamento positivo iniziato nei mesi precedenti. La disoccupazione rimane stabile al 6,1 per cento mentre il tasso di occupazione sale al 62,7 per cento, 0,4 punti in più rispetto al trimestre precedente e 0,9 punti in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
Complessivamente gli ocupati sono 24 milioni e 76 mila, in aumento di 141 mila unità rispetto al quarto trimestre 2024. Cresce soprattutto il lavoro stabile. I dipendenti a tempo indeterminato sono aumentati di 143 mila unità nell’ultimo trimestre (+0,9 per cento) e di 634 mila in un anno (+4 per cento). Diminuiscono i contratti a termine, con una perdita di 20 mila unità nel trimestre (-0,8 per cento) e 182 mila in un anno. I lavoratori autonomi invece sono in lieve calo (0,4 per cento), nonostante un modesto incremento congiunturale di 18 mila unità. Anche la qualità del lavoro migliora. In aumento infatti i lavoratori a tempo pieno (+659 mila, +3,4 per cento su base annua) mentre calano gli occupati part-time -227 mila, -5,5 per cento).
Segnali positivi anche sul fronte dell’inattività. Il tasso di inattività cala al 33,1 per cento (-0,4 punti in tre mesi, -0,3 punti su base annua). Il numero di persone tra i 15 e i 64 anni che non cercano lavoro e che non studiano è sceso di 157 mila unità nel primo trimestre 2025 e di 95 mila su base annua (-0,8 per cento).
Le imprese confermano questa ripresa occupazionale. Le posizioni lavorative dipendenti infatti sono cresciute dello 0,6 per cento su base trimestrale. Diminuisce, invece, il ricorso alla cassa integrazione, con 7,8 ore ogni mille ore lavorate (-0,1 ore), e si registra un calo anche nel tasso dei posti vacanti, sceso all’1,9 per cento.
Per quanto riguarda la produttività, l’input di lavoro è aumentato dell’1 per cento rispetto al trimestre precedente e dell’1,1 per cento su base annua. Questo porta a una crescita del Pil rispettivamente dello 0,3 per cento e dello 0,7 per cento. Le retribuzioni crescono del 4,1 per cento annuo, mentre i contributi sociali aumentano del 6,3 per cento.