“Sull’innovazione tecnologica, l’Italia non è stata tagliata fuori”. Lo dice l’economista Francesco Giavazzi dal palco della Festa dell’Innovazione a Venezia, intervistato da Stefano Cingolani. Il caso Deepseek “ha dimostrato che i cinesi hanno saputo replicare una tecnologia estera come l’AI, ma a un decimo del costo”. Di conseguenza, in un momento in cui replicare (e migliorare) le tecnologie altrui è sempre più semplice, “il passo più importante da compiere è quello di applicare la tecnologia all’industria, in particolare alla nostra manifattura”. Un comparto che in Italia gode di ottima salute, al contrario di quanto avviene negli Stati Uniti.
Tuttavia, osserva l’economista, il presidente Donald Trump continua a spingere per un ritorno dell’industria manifatturiera americana. “Il tycoon è molto anziano, dunque è fermo allo scenario economico statunitense di 40 anni fa, ma riportare le fabbriche a Pittsburgh ormai è una follia assoluta“.
Noi europei non saremo i migliori innovatori sull’AI, ma su altri settori si. Qualche esempio? “La ricerca sulle particelle elementari – dice Giavazzi –. Gli Stati Uniti hanno chiuso tutti i grandi acceleratori, e hanno mandato i loro team di ricercatori a Givenvra a lavorare al Cern. Su questo settore l’Europa è molto piu avanti”.