Gli ebrei, le colonne d’Ercole dell’immaginazione complottista

La mente paranoica, dopo esser passata dalla politica alla finanza alla massoneria, alla fine approda sempre lì. Per andare oltre dovrebbe uscire dal mondo conosciuto. Pensieri attorno al romanzo-inchiesta di Luca Mastrantonio sul caso Hamer: Piombo e latte

Dietro i politici, si sa, c’è la finanza. Dietro la finanza, i massoni. Dietro i massoni, però, ci sono gli ebrei. E dietro gli ebrei? Qui la mente del cospirazionista tira i remi in barca: è arrivato alle colonne d’Ercole. Per andare oltre dovrebbe uscire dal mondo conosciuto, un’impresa in cui si arrischiano solo i navigatori della frangia lunatica della destra evangelica e cattolica (dietro gli ebrei c’è Satana) o della paranoia fantascientifica (dietro gli ebrei ci sono gli alieni rettiliani). Qui sulla terra, gli ebrei sono un numero primo dell’immaginazione complottista, che non si può ulteriormente suddividere. Non solo: sono il vortice verso cui sono irresistibilmente attratte le navicelle di tutte le affabulazioni, anche quando il loro punto di partenza è remotissimo.

Ci ripensavo dopo aver letto tutto d’un fiato il bellissimo romanzo-inchiesta di Luca Mastrantonio sul caso Hamer (Piombo e latte, Bompiani). Il dottor Hamer perde il figlio diciannovenne nel 1978, per un colpo sparato dal principe Vittorio Emanuele di Savoia. Sprofondato nel lutto inventa una cura alternativa per il cancro, un metodo ciarlatanesco che causa molte altre morti e lo porta più volte in carcere. Le due ossessioni – l’impunità del Principe, l’avversione della scienza medica alla sua “Nuova medicina germanica” – cominciano a sovrapporsi. Hamer, sempre più paranoico, trova conferma dei suoi sospetti quando salta fuori che il Savoia è affiliato alla P2. Ma i massoni sono sempre penultimi: “L’assassino di mio figlio è stato assolto da un tribunale di rabbini, con giurati dal quartiere ebraico di Parigi; poi un tribunale di rabbini mi ha condannato al carcere in Germania”, scrive Hamer. Un altro ebreo, il Gran Rebbe, che ai suoi occhi diventa il capo della Loggia di Sion (la chiama anche Sionology), vuole rubargli la cura miracolosa per riservarla al popolo eletto, sterminando tutti gli altri per mezzo della chemioterapia: è “la Auschwitz di Israele”. L’itinerario della mente di Hamer era approdato alle colonne d’Ercole, oltre le quali restano solo i rettiliani o il demonio.

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