È finita l’epoca in cui i giornali umoristici facevano il verso a quelli istituzionali, ora è la propaganda governativa a imitare la stampa satirica. Per comprendere perché ciò accada, può essere utile leggere l’introduzione di Filippo Ceccarelli a Gli anni del Male. Quando la satira diventa realtà
Confesso che sono disorientato. Dietro di me c’è un leggendario falso del Male, quello con Ugo Tognazzi capo delle BR, che ho fatto incorniciare per pavoneggiarmi con gli amici. Sotto gli occhi, invece, ho la notizia delle false prime pagine di Charlie Hebdo create dalle centrali di disinformazione del Cremlino per gettare ulteriore discredito su Zelensky. Sono false, ma sono perfettamente indistinguibili da certe vignette del Fatto Quotidiano, giornale che si suppone vero, fino a prova contraria. In quale distopia sono finito? La mia posizione è a suo modo allegorica. Il tempo in cui i giornali umoristici facevano il verso a quelli paludati e istituzionali è alle nostre spalle, ora è la propaganda governativa a imitare la stampa satirica. Siamo forse nel mondo “realmente capovolto” di Guy Debord in cui “il vero è un momento del falso”? O invece, hegelianamente, il falso è un momento del vero? O i due termini sono così intercambiabili da non significare più nulla?
Tutto il garbuglio è meno paradossale di quanto appaia. Consiglio di leggere l’introduzione di Filippo Ceccarelli a Gli anni del Male. Quando la satira diventa realtà, ricchissimo volume curato l’anno scorso dagli autori e fondatori della storica rivista per l’editore Derive Approdi. Scrive Ceccarelli che il Male è una delle ultime avanguardie del Novecento. E’ vero. Bisognerebbe tuttavia ricordare che c’è sempre un punto in cui i destini delle avanguardie si biforcano. Se sono astratte e libresche si disseccano, e al massimo si lasciano dietro un piccolo culto settario; se sono vitali e radicate negli umori del loro tempo le aspetta una sorte ben più beffarda: si realizzano, ma contro le loro intenzioni. Mi pare questo il caso. La rivista chiuse i battenti nel 1982, ed è un peccato. Bastava aspettare pochi mesi, dopo il discorso di Ronald Reagan agli evangelici di Orlando, e avrebbero potuto creare un’ultima falsa copertina “L’impero del Male trionferà”.