I big di Forza Italia contro Fedez: da Craxi ai ministri nessuno vuole il rapper all’evento dei giovani azzurri

Scontro mercoledì durante la segreteria nazionale: i ministri Zangrillo e Pichetto, Stefania Craxi e Ronzulli hanno criticato l’idea di Gasparri. Tajani: i giovani facciano i giovani altrimenti ci siamo noi parrucconi

La segreteria nazionale di Forza Italia, partito di governo, si è spaccata sulla presenza di Fedez all’evento organizzato sabato dai giovani azzurri. E’ successo mercoledì sera, giorno dell’annuncio del super ospite da parte di Maurizio Gasparri. Contraria all’iniziativa Stefania Craxi che ha preso la parola per dire che “Fedez non rispecchia i valori dei nostri giovani”. Molto critico anche il ministro Gilberto Pichetto Fratin, così come il collega di governo Paolo Zangrillo che ha tirato fuori anche un vecchio virgolettato del cantante contro Silvio Berlusconi. Vilipendio alla memoria. Ha confessato di essere assai perplesso anche il capogruppo alla Camera Paolo Barelli. Mentre Alessandro Cattaneo ha apprezzato la scelta di marketing: per il ciclo alla fine si parlerà di Forza Italia. Il rapper è stato chiamato a parlare di disagio mentale tra i giovani, un tema che ha toccato e scosso anche la comunità di Forza Italia colta nell’ultimo anno da due lutti. Raccontano che sia molto imbarazzata per questa scelta anche la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli. Gasparri ovviamente l’ha difesa, e con forza. E alla fine di questa discussione, dai tratti surreali, Antonio Tajani ha provato a smorzare i toni: “I giovani devono fare i giovani, altrimenti ci siamo solo noi a fare i parrucconi”. Chissà cosa penserà la famiglia del Cav. di questa ospitata: Fedez d’altronde è passato dall’inno del M5s ai giovani azzurri. In un “Battito”, come la sua ultima canzone a Sanremo.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d’autore.

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