Roma, per i dati Istat, è percepita dai teenager come “insicura”. Azione lancia un appello al Comune

“A Roma esiste una questione giovanile che va affrontata con misure adeguate da parte del Campidoglio e di tutte le istituzioni”, dice l’ex assessore alla Sanità Alessio D’Amato, oggi consigliere regionale calendiano. E dal Pd, già nel dicembre scorso, l’assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato sollevava il problema: non si lasci il tema alla destra

Roma. La città più bella del mondo percepita come la più sicura del mondo? Sarebbe un sogno per cittadini e amministratori, ma la realtà, dicono i dati Istat di cui si è parlato qualche giorno fa al Festival dell’Economia di Trento – dati sulla “percezione di insicurezza” e sul numero di incidenti stradali notturni – è ancora lontana dall’ideale. Roma e la sua area metropolitana, infatti, si collocano in coda alla classifica rispetto al dato “percezione di insicurezza dei teenager nel camminare da soli di notte”: la capitale finisce al centosettesimo posto, dopo Prato e Napoli. E se Milano ha il triste primato per gli incidenti stradali notturni, Roma è penultima. Che fare?

I partiti del centrosinistra, in passato timidi nel pronunciare la parola “sicurezza”, si stanno muovendo su più fronti. Azione ha da qualche mese aperto un indirizzo mail legato alla campagna “Illuminaroma”, per facilitare le segnalazioni per le vie buie, e ha lanciato la parallela iniziativa “Laziostrade sicure”, nel quadro dell’allarme per quella che l’ex assessore alla Sanità della giunta Zingaretti Alessio D’Amato, ex candidato governatore e oggi consigliere regionale calendiano, definisce “questione giovanile”, lanciando un appello al sindaco Roberto Gualtieri. “A Roma esiste una questione giovanile che va affrontata con misure adeguate da parte del Campidoglio e di tutte le istituzioni.”, dice D’Amato: “I dati emersi al festival di Trento sono preoccupanti. Su questo c’è bisogno di fare di più, a partire anche dal tema delle baby gang e della sicurezza della movida, sfuggita di mano in alcune aree della città. Se il sindaco e la maggioranza vorranno, come Azione siamo disponibili al confronto, così come abbiamo fatto con proposte concrete per il termovalorizzatore e la campagna ‘IlluminaRoma’, che ha avuto un primo importante riscontro con il maxi piano di finanziamento di Acea di 65 milioni. La questione della sicurezza non può essere lasciata alle forze della destra che cavalcano la paura ma non risolvono i problemi”. Il terreno è pronto per il dialogo? Intanto, a fine 2024, dal Comune, l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato aveva sollevato il problema con una lettera a questo giornale: “Perché una questione centrale come la sicurezza sembra essere un tabù per il nostro Pd?”, scriveva: “E’ un tema troppo importante per lasciarlo alla destra — che non se ne occupa mai veramente”.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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