Trump attacca Putin (“impazzito”) e Zelensky (“dannoso”). E dice: “Quella in Ucraina non è la mia guerra”

“La Russia cadrà se tenterà conquistare tutta l’Ucraina”, dice il tycoon, che critica entrambi i presidenti, quello russo e quello ucraino. Mosca lancia l’attacco dal cielo più pesante dall’inizio del conflitto, avanza lentamente nel Donbass e prepara l’offensiva d’estate

Un colpo al cerchio e uno alla botte. È il solito Trump: da una parte si indigna per quello che sta facendo Vladimir Putin in Ucraina (“è completamente impazzito”) e dall’altra attacca Volodymyr Zelensky: “Tutto quello che esce dalla sua bocca crea problemi”. Per arrivare, in fondo, a una conclusione che è sempre la stessa: la guerra in Ucraina “non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Questa è la guerra di Zelensky, Putin e Biden, non di Trump. Io sto solo aiutando” a mettere fine a un conflitto “iniziato da una grossa incompetenza e odio”.

Trump ha parlato ai giornalisti sulla pista dell’aeroporto di Morristown prima di salire a bordo dell’Air Force One. Ha detto che non esclude di imporre nuove sanzioni contro Mosca. E poi ha ribadito il suo pensiero in un post sul suo social Truth, nel quale scrive di avere “sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito! Sta uccidendo inutilmente un sacco di persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono lanciati contro le città ucraine, senza alcun motivo. Ho sempre detto che vuole TUTTA l’Ucraina, non solo una parte, e forse si sta rivelando giusto, ma se lo fa, porterà alla caduta della Russia! Allo stesso modo, il presidente Zelensky non sta facendo alcun favore al suo Paese parlando in quel modo. Tutto ciò che esce dalla sua bocca causa problemi, non mi piace, ed è meglio che finisca”.

Nella notte fra sabato e domenica la Russia è tornata a bombardare diverse regioni dell’Ucraina, inclusa Kyiv: quasi 300 droni e una settantina di missili, che hanno provocato almeno 12 morti, tra cui bambini, e decine di feriti. È stato l’attacco dal cielo più pesante dall’inizio del conflitto. L’inviato di Trump Keith Kellogg ha denunciato “attacchi vergognosi che violano i protocolli di Ginevra” e ha chiesto il “cessate il fuoco, ora”.

Anche sul terreno le forze di invasione continuano a premere, soprattutto nel Donbass, per tentare di completare la conquista dalla ricca regione mineraria. Il think tank britannico Royal United Services Institute, che si occupa di difesa, rileva che il reclutamento dei militari è andato secondo le aspettative e ora l’armata di Putin, dopo aver fatto una serie di avvicendamenti nei comandi e accumulato scorte, è pronta ad aumentare il ritmo dell’azione. La stima è che l’offensiva estiva avrà un avvio graduale con un costante aumento del numero e della portata degli assalti su un’area sempre più ampia. Quanto a Kyiv, si difende come può: secondo il Wall Street Journal il governo sta offrendo soldi e benefit ai giovani della generazione Z per arruolarsi. Per ora il programma, conosciuto come Contract 18-24, non ha avuto un grande successo con solo 500 arruolamenti da quando è stato lanciato in febbraio. Secondo il Monde, le Forze Armate ucraine stanno esaurendo i missili per i sistemi di difesa aerea Samp-T di produzione italo-francese, fondamentali per contrastare gli attacchi – che Mosca ha intensificato negli ultimi giorni – con droni a lungo raggio. Anche le munizioni per il sistema francese Crotale non arrivano da tempo. Il quotidiano francese riporta l’allarme lanciato da un ufficiale ucraino: “Il sud dell’Ucraina è praticamente scoperto: non ci sono sistemi di difesa attivi”.

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