Kasper confessa: “Fu Benedetto XVI a frenare la svolta di Francesco sul celibato”

L’arzillo porporato tedesco si confessa in un’intervista dove parla di Sinodo, gay e donne: “La Chiesa non può essere rinnovata partendo dalla riforma delle strutture. Certo, abbiamo anche bisogno di un rinnovamento strutturale, ma questo deve venire da un rinnovamento spirituale interiore”

Roma. In merito all’allentamento del celibato e all’accesso al sacerdozio, “la mia idea è che Francesco volesse sicuramente cambiare qualcosa, ma il Papa emerito Benedetto è intervenuto con successo insieme al cardinale Robert Sarah”. A novantadue anni compiuti, il sempre arzillo cardinale Walter Kasper si confessa in un’intervista al periodico tedesco Cicero che sarà pubblicata a giugno. Ora che Benedetto e Francesco sono morti – e non possono smentirlo – il “bravo teologo” così definito da Jorge Mario Bergoglio al suo primo Angelus (salvo poi finire nelle retrovie, soppiantato da fidatissimi teologi con meno sapienza e acume) conferma quanto circolava all’epoca del Sinodo amazzonico del 2019, quando il vento che soffiava forte verso l’allentamento del celibato sacerdotale di colpo si placò. Si disse per colpa (o merito, dipende dai punti di vista) di un libro scritto dal cardinale Sarah con un saggio inedito dell’allora Papa emerito, che creò un caso diplomatico capace di terremotare la curia romana, le redazioni dei giornali e di indispettire non poco Francesco.

Kasper sembra avvalorare il chiacchiericcio dell’epoca e cioè che Bergoglio, in nome dell’unità della Chiesa, preferì rinunciare a intervenire sulla materia, considerato il muro innalzato da Ratzinger. Il che dice anche altro e cioè che la convivenza tra i due Pontefici non è stata così semplice come la narrazione – inevitabile – ha imperato per un decennio. Ma Kasper si lascia andare anche ad altre confidenze e torna a esprimere i suoi dubbi sul Cammino sinodale tedesco: “Non è un Sinodo, non si è vista una unione. C’è qualcosa che è andato storto. Noi tedeschi spesso pensiamo di poter dire da soli e agli altri dove andare. La Chiesa non può essere rinnovata partendo dalla riforma delle strutture. Certo, abbiamo anche bisogno di un rinnovamento strutturale, ma questo deve venire da un rinnovamento spirituale interiore”. Rispetto al tema delle donne, “è un megatema” che merita di essere affrontato subito, anche se è “sbagliato” pensare che il Papa possa decidere “da solo” eventuali cambiamenti su ruoli e funzioni. Infine, il cardinale si è espresso anche sull’omosessualità: se è vero che la questione ha visto aperture nel mondo, ciò non ha riguardato “né la Chiesa cattolica in occidente né in altre culture”, come quella africana dove “è molto diffusa la poligamia”, ad esempio. La Chiesa, ha detto Kasper, deve affrontare la modernità, ma non adattarsi allo spirito del tempo senza riflettere”.

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