“La dimensione della sicurezza rispetto a possibili minacce esterne” oggi è sempre più rilevante, e per avere un’Europa forte servono trasparenza ed efficienza. Dopo il “nessun dorma” di Coimbra, il capo dello stato incontra i commissari europei. Ursula von der Leyen: “Punto di riferimento per italiani ed europei”
“Oggi, accanto a sensibilità sempre preminenti nei popoli europei, dalla prosperità economica allo stato di diritto, dalla difesa dell’ambiente all’aspirazione di una società equa ben istruita e coesa, dalla regolarizzazione dei fenomeni migratori e sistemi di welfare efficienti, acquisisce, come ben sappiamo, rilievo crescente la dimensione della sicurezza rispetto a possibili minacce esterne“. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Bruxelles, incontrando i commissari europei e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a palazzo Berlaymont. Poi il capo dello stato è atteso al Parlamento Europeo dalla presidente Roberta Metsola e dagli eurodeputati italiani.
Il “momento storico davvero decisivo” che stiamo vivendo, “induce a ripercorrere la strada compiuta in questi decenni e, pur consapevoli di lacune e di ritardi, avvertire l’orgoglio della costruzione europea che tutti abbiamo contribuito a edificare – ha dichiarato il capo dello stato – Occorre partire da questa consapevolezza per riflettere sul futuro e progetto di integrazione continentale inquieto e così esposto a molteplici e anche impreviste perturbazioni dell’ordine internazionale. Un ordine che abbiamo sempre visto da qui tutti noi come fondato sulle regole, rispettoso dei popoli e della parità tra le nazioni”.
Per il presidente, la forza dell’Europa passa anche da una maggiore efficienza: “Quanto più le Istituzioni comunitarie si dimostrano trasparenti ed efficienti, efficaci nel fornire risposte rapide e razionali alle esigenze e alle fondate preoccupazioni dei nostri concittadini dell’Unione, tanto più se ne rafforza l’indispensabile consenso sociale”. Di conseguenza, ha aggiunto, nell’Ue serve “una riflessione”, che “deve essere orientata all’azione e alla concretezza, con il fine di salvaguardare il prestigio e l’autorevolezza dell’Unione europea nel mondo e di promuoverne interessi e valori”.
Per la presidente della Commissione europea, Mattarella è il “benvenuto” a Bruxelles, accolto “non solo come statista, ma anche come un europeo nel cuore”. Lungo il suo intervento alla XVIII edizione del Cotec, il simposio Italia – Spagna – Portogallo tenutosi a Coimbra, il presidente della Repubblica aveva alluso all’aria della Turandot di Puccini “Nessun dorma” per spronare l’Europa a svegliarsi e fare si che l’attuale momento di crisi potesse trasformarsi nel “motore” della sua rinascita. “Abbiamo ascoltato il suo appello e oggi discuteremo su come possiamo rispondere”, ha detto von der Leyen. “A titolo personale, vorrei ricordare uno dei nostri incontri nella sua città natale, Palermo. Sono rimasta colpita dal calore con cui è stata accolta da tutti, soprattutto dai giovani”. I giovani italiani, ha concluso la presidente della Commissione, “la ammirano, perché è sempre stata una voce di saggezza e un punto di riferimento. E voglio che sappia che questo vale per tutti gli europei”.