La partigianeria pro Pal tira fuori il peggio da chiunque. Anche dagli ex calciatori

Capocannoniere al Mundial del 1986 e presentatore televisivo, Gary Lineker è stato messo da parte dalla Bbc per avere diffuso un post platealmente antisemita spacciato per appello umanitario. Il suo posto da anchorman è ormai sfumato, così come il bel ricordo che si aveva di lui

Un’ulteriore conferma che la partigianeria pro-Pal tira fuori il peggio da chiunque, travolgendo anche le intenzioni più pie, arriva da Gary Lineker, sì, il calciatore inglese che i bambini della mia età ricorderanno capocannoniere al Mundial del 1986. Da decenni presentatore della storica trasmissione “Match of the day”, una specie di “90° minuto” d’oltremanica, Lineker è stato giubilato dalla Bbc per avere diffuso un post platealmente antisemita spacciato per appello umanitario.

Lineker è stato un calciatore correttissimo – mai un cartellino giallo, vuole la leggenda – e un anchorman signorile, pertanto fa specie quest’uscita col botto; tanto più che, pochi mesi fa, era stato al centro di una polemica sulle politiche migratorie dell’allora governo conservatore, con tweet che avevano causato la sua sospensione e una campagna d’opinione pubblica che ne aveva favorito il reintegro. Stavolta sarà difficile che torni, ma sarà ancora più difficile che io e i miei coetanei riusciamo a ricordarcelo com’era ai tempi d’oro di quel lontano Mundial: bravissimo, elegante, infallibile, esultante. E muto.

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