Tra il sogno del quarto scudetto e il trofeo di vela, la città partenopea vive un momento di grande fermento. Ciò significa grandi opportunità economiche ma anche sfide legate alla gestione dei flussi turistici. Parlano Confesercenti e Federalberghi Campania
L’oro di Napoli non è più fatto solo di panni stesi al sole o di voci nei vicoli. È fatto di investimenti, eventi globali e migliaia di turisti. Tra il sogno del quarto scudetto e l’America’s cup, la città partenopea si prepara a essere protagonista di un periodo pieno di opportunità. Da un lato questa prospettiva rappresenta un’enorme spinta economica e turistica per la città e per la regione, dall’altro un punto interrogativo su quanto il territorio sia pronto a reggere un afflusso così massiccio di turisti senza implodere.
“C’è fermento per un motore economico che produrrà soldi per le imprese, per il comune e per i tanti imprenditori che hanno interesse nel Mezzogiorno. La grande economia a cui porteranno questi eventi sportivi non sarà un beneficio solo per la regione Campania, visto che molte aziende produttrici appartengono ad altre zone d’Italia”, dice al Foglio il presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno, Vincenzo Schiavo.
Il turismo partenopeo è in crescita già da qualche anno e Napoli ha recuperato terreno rispetto alle grandi città turistiche italiane. “Dopo la pandemia, la città ha colmato il divario con Roma, Firenze e Venezia. È una città più economica, con un’offerta turistica ampia – mare, cultura, archeologia, gastronomia. È stata premiata negli ultimi anni perché ha saputo proporre se stessa in tutte le sue sfaccettature”, dice Claudio Boccalatte, consigliere di Federalberghi Napoli, parlando al Foglio. Questa tendenza di crescita post-pandemica è stata confermata dai dati dell’Osservatorio scientifico del Comune di Napoli che ha registrato una media mensile di circa 1,2 milioni di pernottamenti nel 2023, con una marcata crescita rispetto all’anno precedente. Nel 2024 c’è stato un ulteriore incremento con un aumento medio superiore al 15 per cento.
In questi giorni a Napoli si respira un clima di grande entusiasmo per la possibile vittoria della squadra partenopea nel campionato di Serie A. E gli effetti si sentono già. L’improvvisa anticipazione della partita che decreterà il vincitore ha infatti creato problemi logistici. “Lo spostamento al venerdì ha generato un caos organizzativo. Gli alberghi erano già pieni e molti clienti hanno chiesto di anticipare il soggiorno. È stato un caos, ma positivo. Si tratta di riflettori nazionali accesi sulla città. L’occupazione delle strutture era già all’80 per cento questo weekend, ma la percentuale si è alzata nel momento in cui la partita è stata spostata a venerdì. Il 20 per cento di camere inoccupate ha avuto un boom di richieste, ma non ha riempito la città, ha riempito quel buco che c’era”, dice Claudio Boccalatte. Anche il presidente di Confesercenti rassicura sulla capacità della città di affrontare l’evento, in caso di vittoria. “Si sta già lavorando per raddoppiare i servizi pubblici e per dislocare meglio i flussi in città. E probabilmente stavolta ci sarà anche il giro della città con il pullman della squadra – che l’ultima volta non è stato fatto per problematiche legate alla sicurezza e all’organizzazione”, dice Schiavo.
Un altro grande appuntamento che proietta Napoli sotto i riflettori – stavolta mondiali – è l’America’s Cup. Per il presidente di Confesercenti Campania è un’enorme opportunità: “Sarà un evento mondiale. La città è pronta ad accogliere gruppi di investitori che muovono milioni. Napoli non è una città che si arrangia, come spesso si crede: si sta già lavorando con prefetto, questore, guardia di finanza e carabinieri per garantire la sicurezza”. Boccalatte è più cauto, soprattutto in assenza di piani chiari: “Per l’America’s Cup, ad oggi, non c’è ancora un piano preciso per la gestione dei flussi. Ma è la conferma che Napoli è ormai osservata dal mondo. Sarà anche l’occasione per intervenire su aree come Bagnoli e il lungomare, creando strutture nuove. Cosa che per anni è stata rimandata”. Infatti – come scriviamo qui – l’evento accelera la riqualificazione di Bagnoli e sfrutta l’onda lunga del boom del turismo nautico.
Un aspetto critico può essere la sostenibilità di questo boom turistico. Il presidente di Confesercenti Campania è ottimista: “L’afflusso turistico porterà più benefici che problemi. I residenti, pur vivendo qualche disagio, capiscono che i turisti sono una risorsa per le imprese locali. Gli imprenditori devono però rispettare i cittadini”. Oltre ai problemi per i residenti, la crescita del turismo ha portato anche a un incremento dell’abusivismo turistico. A Napoli – secondo quanto denunciano Cgil Campania e Adu Napoli – oltre il 40 per cento delle strutture turistiche è abusivo. La Guardia di Finanza ha scoperto decine di b&b irregolari nel 2024, imponendo sanzioni fino a 10.000 euro. Dal 2025 è obbligatorio il Codice Identificativo Nazionale (Cin), con multe fino a 8.000 euro per chi non si adegua. Vincenzo Schiavo sottolinea l’impegno di Confesercenti contro questo fenomeno e il sostegno alle imprese in regola: “Siamo attivi nelle denunce, lavoriamo con guardia di finanza, questura e polizia municipale. Abbiamo una cassa di microcredito fino a 50mila euro e mettiamo a disposizione avvocati e commercialisti. Ma le imprese devono mettersi in regola”, dice.