Il presidente ucraino è in Turchia per incontrare Erdogan e spingere per un possibile cessate il fuoco con Mosca. Ma l’ombra di Putin e l’incertezza dei negoziati dominano lo scenario. In agenda anche un incontro col Papa
Kyiv. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriverà in Turchia senza ancora sapere con certezza a quale livello si svolgeranno i negoziati fra Ucraina e Russia, né se si svolgeranno. Parlando ai giornalisti a Kyiv il 13 maggio, Zelensky ha affermato che oggi sarà sicuramente nella capitale turca Ankara, dove incontrerà il leader turco Recep Tayyip Erdogan. Ma se all’improvviso dovesse trapelare la notizia che il capo del Cremlino, Vladimir Putin, è arrivato a Istanbul ed è pronto a incontrare il leader ucraino, allora lui ed Erdogan sarebbero pronti a recarsi immediatamente lì per avviare trattative diplomatiche con Mosca. “Non vediamo l’ora di incontrare Putin in Turchia”, ha detto Zelensky durante una conferenza stampa. Nonostante lo stesso Putin abbia proposto di tenere negoziati diretti con l’Ucraina a Istanbul, le possibilità che vada di persona sono praticamente pari a zero, dicono a Kyiv.
Zelensky ritiene che se anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si recasse in Turchia – il quale penon ha escluso questa possibilità durante il colloquio con i giornalisti alla Casa Bianca lunedì scorso –, ciò potrebbe contribuire ad attrarre Putin. Ma già martedì Trump aveva annunciato che il segretario di stato Marco Rubio sarebbe partito dagli Stati Uniti per Istanbul. Arriverà venerdì assieme all’inviato speciale del presidente Steve Witkoff. La composizione delle delegazioni ucraina e russa non è ancora del tutto nota: molto dipenderà dalla decisione finale di Putin. Oltre a Zelensky, ci sarà anche il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha, arrivato già ieri ad Ankara. “Non sappiamo cosa succederà questa settimana. Siamo arrivati al punto di non sapere cosa succederà domani”, aveva ammesso martedì Zelensky in un incontro con i giornalisti europei.
Il leader ucraino vorrebbe discutere personalmente con il presidente russo di un cessate il fuoco di 30 giorni e di uno scambio di prigionieri per tutti. Dopodiché potranno iniziare a lavorare i gruppi tecnici di entrambi i paesi. Tuttavia, Putin potrebbe accettare una tregua di 30 giorni senza lasciare Mosca, sottolinea Zelensky. E i negoziatori, non solo russi e ucraini, ma anche occidentali, potrebbero discutere la questione del monitoraggio del cessate il fuoco a Istanbul. E’ troppo presto per parlare di altri accordi più ampi. Ma anche la discussione di un cessate il fuoco di un mese non piace a Mosca; sta cercando di fare di tutto per dimostrare che è l’Ucraina a non volere la pace, e non il paese aggressore. Zelensky spera che Trump capisca presto che Putin non vuole fermare la guerra e che alla fine seguiranno dure sanzioni americane contro la Russia. “E’ necessario che Trump creda che Putin sta mentendo”, afferma il presidente ucraino.
Ieri gli ambasciatori dell’Unione europea hanno approvato il 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che riguarda la “flotta ombra” russa. Le restrizioni hanno interessato 189 imbarcazioni, tra cui petroliere. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X: “Continuiamo a esercitare una forte pressione sul Cremlino”, ha scritto. Gli Stati Uniti sono attualmente in attesa dei risultati dei colloqui di Istanbul per prendere una decisione sulle sanzioni. Dopo la Turchia, il presidente ucraino ha in programma di visitare l’Albania e poi di recarsi in Vaticano per assistere alla messa di insediamento di Papa Leone XIV, il 18 maggio. Zelensky ha affermato di aver avuto lunedì scorso una calorosa conversazione telefonica con il Papa. “E’ una persona molto energica”, ha detto. Durante la sua prima conversazione con Leone XIV, Zelensky gli ha raccontato che l’ultima volta che il Papa era stato in Ucraina era stato 24 anni fa, nel 2001. Poi Giovanni Paolo II visitò Leopoli e Kyiv, celebrando quattro funzioni religiose. “Gli ho detto: abbiamo attraversato rivoluzioni, occupazioni e stiamo attraversando la guerra. A volte le persone hanno davvero bisogno di sostegno”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha invitato il Papa a visitare l’Ucraina e spera che accetti l’invito. “Penso che l’abbia accolto molto positivamente”, ha detto.
Zelensky ricorda di aver invitato anche Papa Francesco in Ucraina, con cui Kyiv, secondo il leader, aveva buoni rapporti. Voleva che il pontefice venisse durante il Natale del 2023, quando l’Ucraina avrebbe ufficialmente celebrato il Natale, il 25 dicembre. Prima di allora, il Natale si festeggiava il 7 gennaio. “Penso che gli sia stato consigliato di non venire in Ucraina per motivi di sicurezza”, suggerisce Zelensky. “Ma mi sembra che questo Papa sia pronto per passi simili. C’è questa sensazione”, dice. Ma il capo di stato ucraino non sa ancora esattamente quando potrebbe aver luogo la visita del Papa.