Nessun dorma. Le sveglie di Mattarella e Draghi all’Europa

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Nessun dorma, dice Sergio Mattarella parlando di Europa e iniziative europee e osservando quello che succede tra Roma e le altre capitali. L’esortazione a stare attenti e pronti non è una banale raccomandazione ma contiene anche la segnalazione di un pericolo nuovo, quello dell’Europa informale e non istituzionale che fa da sé e che interviene su sé stessa e sul mondo. L’Ue che conosciamo ha liturgie e forme che impediscono di starsene a ronfare, ma gli accordi estemporanei tra paesi, da cui stanno dipendendo le azioni più rilevanti degli ultimi mesi, esigono menti sveglie e prontezza di reazione intellettuale e politica.

Le tre “cose” principali

Fatto #1

Per non dormire e per sapere cosa fare da svegli servirebbero queste indicazioni arrivate da Mario Draghi. Con ancora al centro il tema della capacità competitiva dell’industria europea e con il richiamo a concordare scelte comuni per dare la giusta scala dimensionale agli investimenti in settori cruciali, come la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati. Ma anche l’Ue, proprio tutta intera, dormicchia secondo Draghi. Ha aiutato e sostenuto l’Ucraina più di tutti e ora resta di non contare al tavolo della pace.

#Fatto 2

Su armi, difesa e strategie europee molte le domande a Giorgia Meloni in parlamento, tra gli altri temi le imprese, la competitività, la sanità.

#Fatto 3

La scommessa siriana di Donald Trump.

E l’accordo totale, eccessivo, trumpiano, con i sauditi, con il Qatar, con i paesi del Golfo.

E poi c’è la fascinazione, la soggezione, di Trump per il denaro.

E il conflittone che impastrocchia interessi incomprensibili e affari evidenti.

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