Secondo una ricerca pubblicata sul Canadian Journal of Cardiology per evitare attacchi di cuore bisogna fare attività fisica, mangiare frutta, bere champagne… Aveva capito tutto Federico II di Prussia, che si fece prescrivere una cura a base del prestigioso vino francese
Viva il Canada! Chi l’avrebbe mai detto? Mentre giungevano i risultati delle elezioni politiche, venivano anche diramati gli esiti di una ricerca pubblicata sul Canadian Journal of Cardiology, secondo cui gli strumenti per evitare gli attacchi di cuore sono i soliti: fare attività fisica, non ingrassare, mangiare frutta, bere champagne… Champagne? Aveva evidentemente capito tutto Federico II di Prussia, il quale sin dalla gioventù si fece prescrivere da un medico compiacente una cura a base del prestigioso alcolico francese e campò settantacinque anni, età più che rispettabile nel Settecento. I dati pubblicati dalla rivista scientifica canadese non si limitano ad aggiornare l’antico adagio per cui è il vino rosso a far buon sangue (dalla ricerca emerge che, oltre allo champagne, va bene anche un bianco fermo); sembrano altresì gettare una nuova luce sugli effetti dell’alcol sulla salute, comprovando che una moderata consumazione non può che fare bene. In estrema sintesi, alla salute fa meglio mantenersi di buon umore, leggere qualche libro, essere gentile con gli altri e bersi qualche bicchiere, anziché condurre uno stile di vita sobrio, rigoroso, cupo. Forse è così che si spiegano i sorprendenti risultati delle elezioni politiche: in Canada brindano perché sono contenti; Donald Trump è arrabbiato con tutti perché è astemio.