Parigi denuncia i cyberattacchi russi

Il governo francese ha accusato ufficialmente la Russia di essere a capo degli attacchi informatici contro la campagna per le presidenziali del 2017 di Emmanuel Macron e del sabotaggio della rete televisiva Tv5 Monde nel 2015. Davanti all’intensificarsi della minaccia, la Francia rafforza la sua difesa

Il Gru, l’intelligence militare russa, dietro i Macron Leaks. Per la prima volta, la diplomazia francese ha accusato ufficialmente la Russia di essere all’origine dei cyberattacchi contro la campagna per le presidenziali del 2017 di Emmanuel Macron, allora candidato di En Marche!, ma anche del sabotaggio della rete televisiva TV5 Monde nel 2015. “I servizi segreti militari russi hanno messo in atto da diversi anni contro la Francia un modus operandi cyberoffensivo chiamato APT28”, ha scritto ieri su X il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot. APT28, acronimo di Advanced Persistent Threat, anche conosciuto come Fancy Bear, è un gruppo di criminali informatici russi legato al Gru accusato negli ultimi anni di aver orchestrato diverse operazioni di hackeraggio, ingerenza e destabilizzazione nelle democrazie occidentali.

“Dal 2021, APT28 ha moltiplicato i suoi obiettivi: entità ministeriali, autorità locali, ma anche aziende di armi e aerospaziali o settori economici e finanziari”, spiegano le autorità francesi in un video pubblicato dal ministro Barrot su X. Secondo il Quai d’Orsay, APT28 ha guidato il cyberattacco contro il canale TV5 Monde l’8 aprile del 2015, ma soprattutto “una massiccia operazione di hacking” all’apice della campagna per le presidenziali del 2017. “Migliaia di documenti sono stati rubati e diffusi”, con la speranza di “manipolare gli elettori, ma la manovra non è riuscita a incidere realmente sul processo elettorale”, spiega il video, riferendosi all’affaire Macron Leaks. La Francia è da anni uno degli obiettivi privilegiati dei servizi segreti russi. Nel 2019, un articolo del Monde rivelò che l’Alta Savoia era diventato un covo di spie del Gru. Sarebbero infatti partiti da lì quindici agenti del Cremlino per commettere omicidi politici in tutta Europa. Parigi, dinanzi all’intensificazione della minaccia ibrida russa, rafforza la sua difesa.

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