L’inedito incontro tra Trump e Zelensky all’interno della basilica di San Pietro

Il presidente americano e quello ucraino si sono parlati, seduti uno di fronte all’altro, prima dei funerali di Papa Francesco. Sul tavolo la proposta di pace di Kyiv

Volodymyr Zelensky e Donald Trump si sono incontrati nella basilica di San Pietro. Un incontro inedito per un negoziato politico che si e tenuto pochi istanti prima del funerale di Papa Francesco. Zelensky è Trump erano seduti uno di fronte all’altro su due sedie, hanno parlato per breve tempo e fonti ucraine confermano al Foglio che Zelensky vorrebbe parlare con il capo della Casa Bianca ancora, prima che lasci Roma. Secondo il New York Times Zelensky ha portato con sé la proposta ucraina per la pace, che parte da un cessate il fuoco, il primo passo necessario per capire se Mosca riesce a rispettare una tregua. Il piano ucraino prevede che il paese venga ricostruito anche tramite l’utilizzo dei beni russi congelati e non specifica quali siano i territori da recuperare: “Le questioni territoriali potranno essere discusse dopo un cessate il fuoco pieno è incondizionato”.

Altri punti prevedono che Kyiv mantenga il suo esercito senza limitazioni sulle sue dimensioni; chiede il dispiegamento di un contingente di sicurezza europeo sul territorio ucraino.

L’ultimo incontro fra Trump e Zelensky era avvenuto a Washington a fine febbraio, quando il presidente ucraino era andato alla Casa Bianca per parlare dell’altro sui minerali ed è stato attaccato nello studio ovale dal vicepresidente Vance e da Trump. Un secondo incontro oggi a Roma servirebbe per spiegare meglio la proposta ucraina. Kyiv è consapevole di dover agire in fretta, sa che i rapporti tra l’Amministrazione americana e Mosca sono molto frequenti, i canali sono aperti: ieri il mediatore di Trump, Steve Witkoff, ha incontrato per la quarta volta in tre mesi Vladimir Putin al Cremlino.

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  • Micol Flammini
  • Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Nel Foglio cura la rubrica EuPorn, un romanzo a puntate sull’Unione europea, scritto su carta e “a voce”. E’ autrice del podcast “Diventare Zelensky”. In libreria con “La cortina di vetro” (Mondadori)

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