L’Amministrazione Trump sempre più dura con chi l’ostacola sull’immigrazione. Hannah Dugan, giudice della contea di Milwaukee, in Wisconsin, è stata accusata di ostruzionismo e di aver nascosto alle autorità una persona ricercata. Rischia cinque anni di prigione
L’Fbi ha arrestato oggi Hannah Dugan, giudice della contea di Milwaukee, in Wisconsin, con l’accusa di aver ostacolato il lavoro dei funzionari dell’Agenzia per l’immigrazione (Ice) facendo uscire un immigrato illegale da una porta laterale della Corte quando era atteso nell’ingresso per essere prelevato e portato via. Il direttore dell’Fbi, Kash Patel, ha annunciato l’arresto su X, ma poco dopo ha cancellato il post, non è chiaro il perché: nell’annuncio diceva che la giudice “ha intenzionalmente depistato agenti federali” lasciando che “un alieno illegale”, come sono chiamati gli immigrati dall’Amministrazione Trump, “sfuggisse all’arresto”. L’arresto è stato poi confermato, sempre su X, dalla ministra della Giustizia Pam Bondi, che utilizzala stessa espressione: “Alieno illegale”. L’alieno è Eduardo Flores Ruiz, cittadino messicano, che venerdì scorso era in tribunale per un processo per un reato minore (una rissa con i suoi coinquilini perché ascoltava musica a un volume considerato troppo alto): è stato comunque prelevato dagli agenti dell’Ice.
La giudice è stata arrestata oggi in tribunale, è accusata di ostruzionismo (ha impedito l’operazione di agenti federali) e di aver nascosto alle autorità una persona ricercata: rischia cinque anni di prigione. La vicenda si inserisce nel più ampio scontro tra il governo e i giudici: l’Amministrazione Trump ha più volte detto di voler perseguire i giudici che non collaborano con le agenzie federali in materia di immigrazione. E’ la terza volta in due mesi che gli agenti dell’Ice vanno nei tribunali a prelevare “alieni”. Ci sono altri ambiti di conflitto tra esecutivo e potere giudiziario: sono stati sospesi giudici coinvolti nei processi a carico del presidente Trump e in quelli relativi all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Per quel che riguarda l’immigrazione, la Corte suprema ha invitato per due volte il governo a far rientrare due immigrati deportati nel loro paese di origine per errore: per due volte le agenzie federali non hanno reagito in accordo alla Corte.