Immagini di un 25 aprile come tutti gli altri, nonostante la “sobrietà”

Il 25 aprile della sobrietà alla fine è uguale a quello degli altri anni. Nei giorni scorsi hanno suscitato polemiche le parole del ministro Nello Musumeci: “Il 25 aprile? Tutte le cerimonie sono consentite, con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. La frase del ministro era riferita ai cinque giorni di lutto per la morte di Papa Francesco deliberati dal consiglio dei ministri. Molte associazioni l’hanno decontestualizzata e da partiti e movimenti si sono sollevate critiche e polemiche: censura, fascismo, mancanza di rispetto verso la Liberazione.

Alla fine la festa di oggi si conferma essere uguale a quelle precedenti. Compresa la presenza in piazza degli attivisti pro Palestina, che a Piramide ha deposto una corona in memoria dei defunti. Nessun grande scontro quest’anno, ma è comunque spiccata una bandiera di Hamas tra la folla. Il corteo principale dell’Anpi a Roma è invece partito da Largo Bompiani in mattinata e all’ora di pranzo ha raggiunto il parco Schuster, a San Paolo. I manifestanti si sono fermati un paio d’ore, accompagnati da musica, banchetti e balletti.

Le uniche tensioni registrate sono state paradossalmente tutte interne alla sinistra. Al Ponticciolo della Garbatella Potere al Popolo e Cambiare Rotta hanno abbandonato il corteo e si sono diretti a Porta San Paolo, in polemica con l’Anpi e il Pd. Tra gli altri movimenti, presenti le bandiere di Movimento 5 stelle, Avs e appunto il Partito Democratico, rappresentato da Nicola Zingaretti che, dice: “Non rilascio dichiarazioni, sono qui come militante”. Di leader non c’è nessuno. Tante le bandiere rosse, dell’Italia e della Palestina, così come i classici cori e le canzoni che raccontano le gesta della Resistenza. Nel pomeriggio il corteo si fermerà a Porta San Paolo, dove all’arrivo verranno scolte le file. Tutto secondo programma, dunque, nonostante le poco sobrie polemiche.

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