“L’odio è un dio che si annoia”. L’ultimo scritto di Sansal prima dell’arresto

“A ciascuno di noi non resta che trovare il coraggio di alzarsi in piedi e proclamare forte e chiaro: l’odio non passerà attraverso di me”. Le parole dello scrittore algerino, nella prefazione del nuovo libro di Bernard Hadjadj

Le parole che seguono sono state consegnate il 20 ottobre da Boualem Sansal al saggista ed ex direttore dell’Unesco, Bernard Hadjadj, come prefazione per il suo nuovo libro, “La haine islamiste”. Meno di un mese dopo, Sansal scompariva in una galera algerina, anziano, malato e innocente, e da allora i suoi unici segni di vita sono le udienze del processo-lampo in cui è stato condannato a cinque anni di carcere. L’Algeria ha espulso dodici diplomatici francesi. La Francia ha richiamato il suo ambasciatore. La crisi tra i due paesi è la peggiore che abbiamo vissuto dal 1962 e non si vede ancora come Sansal possa uscire dal carcere. Ora che esce il libro di Hadjadj, l’ultimo scritto di Sansal suona come una premonizione della sua “colpa” agli occhi di Algeri, degli islamisti e dei loro amici occidentali.




Questa è la storia di un odio che pretende di essere assoluto, infinito ed eterno come l’universo, temibile come Dio nella sua inesauribile maestosità, e che pretende di purificare e rigenerare popoli e nazioni uniti in un’unica comunità, la migliore di tutte. E’ indispensabile conoscere tutto di questa cosa per proteggerci da essa e dal suo potere malvagio, perché è malvagia; non possiamo con tanta arroganza pretendere di essere uguali a Dio e migliori di tutti senza finire per crederci e abusarne. L’odio è destinato a crescere e a sommergere tutto; è la fine apocalittica di tutto. Di cosa sarà fatto il domani, e chi in questo momento può distinguere tra ciò che è vero e giusto e ciò che è solo astuzia e malizia? In tempi remoti, dimenticati anche da storici sinceri, uomini frustrati riuniti intorno a un abbeveratoio nel deserto inventarono questo odio e ne fecero la fonte della loro vita e il patrimonio inalienabile dei loro discendenti e dei discendenti dei loro discendenti fino al Giudizio Universale, che, per inciso, avrebbe segnato la fine dei tempi e di tutte le cose per tutti, ma non per loro; inventarono un nemico favoloso per dare corpo al loro odio e abbellire i loro crimini.

Di cosa è colpevole questo orribile nemico? Di aver falsificato le sue stesse Scritture che annunciavano la sua fine e la nascita di un nuovo vero profeta, amico personale di Dio, o semplicemente di essere stato il primo a scoprire e riconoscere l’unico Dio e di aver ricevuto da lui la promessa infallibile di una terra benedetta? Questo odio assurdo e gigantesco esiste davvero, ha un ruolo nella vita quotidiana delle persone? Sì, esiste e causa molte tragedie, uccide, massacra e distrugge nella misura in cui i mezzi e le circostanze disponibili lo consentono. E’ contraddittorio, ma è così: vuole essere parsimonioso, perché non ci sono molte vittime potenziali. La loro fine collettiva prematura, per esempio con una massiccia irradiazione nucleare, sarebbe una tragedia: senza vittime l’odio non avrebbe motivo di esistere e il suo impero cesserebbe semplicemente di esistere. Senza più nemici, senza più sacrifici, senza più trance sacre, il dio dell’odio si annoierebbe a morte e si rivolterebbe contro i suoi stessi simili.

E’ una storia strana, questo dio dell’odio è piuttosto incoerente, per non dire folle, il che sarebbe blasfemo, anche per i falsi dei; vuole l’eternità, ma giorno per giorno, vuole la grandezza, ma la cerca nella meschinità della vita quotidiana, cerca la felicità di adempiere alla sua parola, ma si diletta nella rabbia volgare e nei crimini vergognosi. Che cos’è questo odio, da dove viene, chi lo ha promulgato? Quale libro lo diffonde, quali popoli ne fanno tesoro? Quale impossibile crimine può aver commesso il suo nemico storico per meritare tanta violenza? Cosa possiamo fare noi, semplici mortali di passaggio in questo mondo? Cosa vuole da noi, che non siamo nemici di nessuno? Quali popoli, quali paesi sono al servizio di questo progetto di sterminio? Chi sono i loro complici? Chi sono gli idioti che lo servono con tanto zelo? Ci sono così tante cose che non sappiamo, che non smettiamo mai di chiederci.

E’ come un colossale crimine contro l’infanzia, un deliberato infanticidio. I lettori avranno notato che non faccio nomi e cognomi. Non è una svista, volevo solo ricordare agli smemorati e agli ingenui, in poche parole, che l’odio esiste, che ha in mente di distruggere tutto, e che dovremmo impegnarci nella lotta contro questo odio e riportare la vita al suo corso naturale. A ciascuno di noi non resta che trovare il coraggio di alzarsi in piedi e proclamare forte e chiaro: l’odio non passerà attraverso di me.

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