La processione al canto dei salmi e delle antiche litanie accompagnerà la salma del Pontefice nella basilica vaticana, dove da domani arriveranno i fedeli per l’ultimo saluto. Oggi l’omaggio di Mattarella e le prime decisioni del Collegio cardinalizio
Domattina alle 9.00, al canto delle antiche litanie e dei salmi, in latino, la salma di Francesco attraverserà in solenne processione il sagrato di piazza San Pietro ed entrerà nella basilica vaticana, per il commiato finale con il suo popolo. Il funerale, primo giorno dei novendiali (i nove giorni di lutto che iniziano con le esequie), è in programma per sabato alle ore 10.00. A celebrare sarà il cardinale decano, Giovanni Battista Re. Quindi, dopo il rientro in basilica, sarà portato a Santa Maria Maggiore per la tumulazione nel luogo da Bergoglio stesso indicato tre anni fa. Giorno e orario della celebrazione liturgica sono state le prime decisioni assunte dal Collegio cardinalizio nel corso della congregazione generale tenutasi questa mattina. La seconda è in programma per domani pomeriggio. Erano presenti sessanta porporati, fra elettori e ultraottantenni. Dopo una preghiera per il Pontefice defunto, sono stati letti alcuni capitoli della costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, che regola la Sede vacante, e sono stati sorteggiati i cardinali “aiutanti” del camerlengo per i prossimi tre giorni: si tratta di Pietro Parolin, Stanislaw Rylko e Fabio Baggio. Fra le decisioni assunte, i cardinali hanno deciso di sospendere le celebrazioni di beatificazione programmate, “fino alla decisione del nuovo Romano Pontefice”. Della canonizzazione di Carlo Acutis, prevista originariamente per domenica 27 aprile, Seconda di Pasqua – decine di migliaia di giovani raggiungeranno comunque Roma per il Giubileo degli adolescenti –, già da lunedì era nota la decisione di rinviarla.
Questa mattina, il Vaticano ha diffuso le foto dell’esposizione della salma di Francesco ricomposta nella cappella di Casa Santa Marta. Nella bara – che è uguale a quella dei predecessori, nonostante da quarantotto ore si sottolinei con abbondante spreco di melassa la semplicità della cassa contrapposta a non si sa quale pomposità manifestata in passato – il Pontefice giace vestito della casula rossa, colore dei funerali papali, e sul capo porta la mitra. Fra le mani, il rosario. A rendergli omaggio è stato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel pomeriggio, si sono recati alla camera ardente, fra gli altri, il rabbino capo della Comunità di Roma, Riccardo Di Segni, e il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun.
Il Vaticano ha anche reso noto la modalità del decesso, avvenuto nella prima mattinata di lunedì: il malore sopraggiunto alle 5.30, quindi il coma e il decesso due ore più tardi. Il giorno prima, Francesco aveva ringraziato il proprio fidato assistente sanitario, l’infermiere Massimiliano Strappetti, per aver reso possibile un ultimo giro in papamobile tra la folla che affollava piazza San Pietro al termine della messa pasquale. Prima di entrare in coma, un ultimo gesto: un saluto accennato con la mano.
Da domani inizierà l’omaggio del popolo fedele e la basilica a tale scopo resterà aperta fino a mezzanotte. Pellegrini di speranza attraverseranno la Porta santa giubilare e raggiungeranno la Confessione per rendere l’ultimo omaggio al Papa che quella porta ha aperto solo quattro mesi fa.