L’esposizione della salma si terrà presumibilmente mercoledì, mentre la canonizzazione del beato Carlo Acutis, prevista per domenica prossima, è stata sospesa e rinviata. Con il decesso del pontefice, ha inizio la Sede vacante
E’ stato il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ad annunciare dalla cappella di Santa Marta la morte del Pontefice. Alle 9.47, in diretta video, Farrel ha detto: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7.35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre”. La causa della morte è stato un ictus. Accanto al camerlengo c’erano il cardinale Pietro Parolin, il sostituto per gli Affari generali, mons. Edgar Peña Parra e il Maestro delle celebrazioni liturgiche, mons. Diego Ravelli. Con il decesso del Papa, tutti i superiori di curia decadono dai rispettivi incarichi, con poche eccezioni (il camerlengo è una di queste), e ha inizio la Sede vacante.
Alle 20.00, sempre a Santa Marta, il cardinale Farrell ha presieduto il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara. La processione verso la basilica di San Pietro, dove la salma sarà esposta già dentro la cassa (che sarà una e non più tre come avvenuto fino a Benedetto XVI) e potrà essere omaggiata dai fedeli, presumibilmente si terrà mercoledì mattina. A dirlo è stato il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, precisando però che a decidere saranno i cardinali riuniti nella prima congregazione generale, convocata dal cardinale decano Giovanni Battista Re per le 9.00 di domani. In quella sede si deciderà anche la data del funerale. Il Giubileo andrà avanti con gli eventi già fissati, compresi i pellegrinaggi che non si fermeranno. Una modifica è però già stata annunciata: la canonizzazione del beato Carlo Acutis, prevista per domenica prossima, è stata sospesa e rinviata sine die. In serata è stato diffuso il testamento: “Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.