Il triangolo kazaco: Mattarella ad Astana

Il presidente della Repubblica è in Kazakistan per rafforzare legami economici e politici con un paese strategico, storicamente vicino a Mosca ma oggi alla ricerca di nuovi equilibri internazionali

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in queste ore si trova in Kazakistan, un viaggio dal profondo significato e di cui si parlava almeno da marzo. Pochi mesi fa, infatti, c’era stato uno stop and go ad Astana, capitale della repubblica centroasiatica, effettuata dal capo dello stato di ritorno dal Giappone. In quell’occasione l’incontro di poche ore con l’omologo kazaco, Qassym-Jomart Tokayev, si era tenuto direttamente all’aeroporto. Uno scambio a cui è seguita a maggio la visita nella regione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il testimone ora è passato nuovamente a Mattarella: al viaggio è stato dato grande risalto dai media kazachi, giustificato anche dagli strettissimi rapporti commerciali che legano Roma e Astana.

Nel 2024 l’interscambio è cresciuto del 25 per cento toccando quota 20 miliardi di dollari e l’Italia è il terzo partner commerciale al mondo per il paese, dietro a Cina e Russia. Il Kazakistan ha storicamente una relazione strettissima con Mosca, anche se a partire dall’invasione russa dell’Ucraina è diventata sempre più evidente la necessità di affrancarsi da un partner così ingombrante. Alle parole spese periodicamente a favore di Kyiv, però, non sono mai seguiti passi concreti di allontanamento dal Cremlino.

Oltretutto dall’Asia centrale passa buona parte dei flussi commerciali che aggirano le sanzioni e a Bruxelles si starebbe valutando un intervento deciso: l’imposizione del primo pacchetto sanzionatorio in assoluto nei confronti di Astana per le esportazioni verso la Russia di prodotti utilizzati nella realizzazione di armi. Per il Kazakistan, la Cina è un partner decisamente meno problematico e la penetrazione economica di Pechino cresce giorno dopo giorno. Anche dal punto di vista politico la Repubblica popolare è un modello, a base di crescita costante e stabilità istituzionale, ma questo non impedisce al Kazakistan di provare a diversificare sul fronte delle partnership internazionali. Una partita in cui l’Italia è in prima fila.

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