Toccalini, il segretario della giovanile, attaccato dai baby leghisti no vannax: “Perché hai invitato Vannacci?”. Si teme l’adunata, la Predappio del generale. Salvini ha telefonato a Vannacci e chiesto “sobrietà”
Vuole farsi assegnare il reddito di cittadinanza da Vannacci. Salvini sta ora a Vannacci come Grillo stava a Conte. Gli sta sfasciando non solo la Lega, ma anche la Lega giovani, le sezioni, il rapporto con Meloni (il governo attende la promozione dell’agenzia Fitch) e i sondaggi. Si apre Pontida, la apre Luca Toccalini, il segretario della giovanile, attaccato dai baby leghisti no vannax: “Perché hai invitato Vannacci?”. Si teme l’adunata, la Predappio del generale. Salvini ha telefonato a Vannacci, chiesto: “Sobrietà”. In questo momento la Lega è unita solo da Bossi, che ha compiuto 84 anni (abbracciato da Salvini). All’ultimo federale è accaduto l’impensabile. Un ragazzo sconosciuto si è alzato e ha sfidato, entrambi, Salvini e Vannacci: “Siamo ormai due partiti in uno”.
Sta cambiando qualcosa e sta cambiando grazie a quella frase liberatoria di Attilio Fontana, il Cambronne di Varese, quel “col cazzo, che vannaccizziamo la Lega”. All’ultimo Federale interrotto per collera, la collera di Salvini contro Susanna Ceccardi, “basta, chiudiamo il federale qui”, un ragazzo ha stupito tutti. Si chiama Tommaso Vergiati, è il coordinatore della Lega giovani in Emilia, e ha lasciato a bocca aperta Zaia, Giorgetti, i capigruppo Romeo, Molinari. Ha chiesto a Salvini: “Ma perché facciamo i federali sempre a Roma? Perché non li facciamo a Milano?”. Ha continuato dicendo che “serve chiarezza”. Salvini lo ha liquidato rispondendogli che “la linea è quella del congresso”.
E’ la linea che lo ha incoronato segretario fino al 2029, la linea punkofascia, una linea che scivola rovinosamente verso il credere, obbedire e combattere (per Vannacci). Il generale si è spostato così a destra al punto da fare battaglia anche a CasaPound che, lo ha detto Vannacci, va sgomberata come il Leoncavallo. Salvini come può competere con uno che è ancora più radicale di lui? Dicono i leghisti toscani: “Salvini ha fatto credere a Vannacci che un giorno prenderà il suo posto e Vannacci ci ha fatto la bocca”. Non gli dispiace per nulla l’idea che Vannacci possa scalare la Lega, non gli dispiace che possa finalmente mettere a tacere i presidenti di regione, “i borbottoni”. Salvini ha 52 anni ma in questi mesi sta dicendo: “Sono stanco”. E’ stanco il suo staff, che continua a ruotare, a fare la staffetta Mit-Gruppi Lega.
I sondaggi delle prossime regionali sono pessimi. Si oscilla fra il tre e il quattro per cento. Vannacci continua a far nascere gruppi in giro per l’Italia. L’ultimo a Reggio Emilia. Adesso sono i leghisti a rifiutarsi di omaggiarlo. Due giorni fa Vannacci è andato in provincia di Bologna, a San Giovanni in Persiceto, e i leghisti hanno disertato l’evento. Si sa già, e girano le foto in chat Lega, che per dare l’effetto del pratone di Pontida pieno, i gazebo sono stati posizionati a metà. Il problema non è il numero dei partecipanti ma il colore. I leghisti chiamano a Via Bellerio per capire: “Siamo sicuri che a Pontida non ci troviamo una ferramenta di Decime?”. Chi si avvicina a Vannacci lo fa perché spera di avere un posto in prima fila, alle prossime elezioni, ma c’è anche chi lo fa per vendere gadget. Sta nascendo pure la Vannacci economy, gadget, maglie, che i team sperano di piazzare a Pontida.
Per risposta, la Lega lombarda reagisce. Romeo ha chiamato, e invitato, Umberto Bossi, per gli auguri. Presto andrà a fargli firmare la “Carta della Lombardia”. Una delle frasi di Vannacci, eletto vicesegretario, era: “Andrò a trovare Bossi”. Non è mai andato a trovarlo (magari ci proverà) ma dicono gli amici di Bossi: “Vannacci? Bossi uno così lo caccia con la scopa”. E’ vero, Salvini è stanco. Stanno provando tutti a cercarsi un rifugio. Salvini invade il campo di Tajani, fa il colono di Israele, rilascia interviste alla tv israeliana dopo che Meloni condanna l’occupazione di Gaza mentre i leghisti minori, quelli che già sanno che non saranno eletti, si avvicinano a Vannacci. La Lega Calabria gli strizza l’occhio, gli strizzano l’occhio deputati Alberto Bagnai, Edoardo Ziello, Elisa Montemagni, Rossano Sasso. C’è già un manipolo di leghisti vannacciani. Costituire un gruppo parlamentare? Gli verrebbe semplicissimo. Salvini ci sta prendendo gusto. Si diverte a vedere i vecchi leghisti rodersi il fegato per Vannacci. Sogna un giorno il divano, le lezioni alle università, i podcast all’americana. Grillo si faceva chiamare l’Elevato, lui il declassato.