All’evento sul turismo di Rimini escluso lo stand israeliano. Al porto di Ravenna stoppato il transito di materiale esplosivo diretto ad Haifa. Decisivo l’intervento dei sindaci dem e del governatore De Pascale. L‘ambasciatore israeliano in Italia attacca: “Propaganda elettorale”.
Da Ravenna a Rimini. L’Emilia Romagna prende posizione su Gaza. Mentre l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, attacca: “Propaganda elettorale”.
I fatti. A Rimini, dopo l’intervento del sindaco Jamil Sadegholvaad e del governatore Michele De Pascale, l’Ente del turismo israeliano è stato estromesso dal Ttg travel experience, una delle principali fiere del settore. I due amministratori avevano firmato ieri una lettera congiunta sostenendo che la partecipazione di Israele fosse inopportuna.
“Non crediamo davvero che oggi sia eticamente e moralmente accettabile proporre come destinazioni di vacanza luoghi di guerra, terrore e morte, e – nel definire accordi commerciali – non tenere conto delle giuste parole di condanna delle violenze perpetrate dal governo Nehtanyau, pronunciate anche dal Governo italiano e della Commissione europea che ha recentemente preannunciato misure sanzionatorie comunitarie”, ha scritto sui social il primo cittadino riminese. Questa mattina anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, si è detto d’accordo con la posizione espressa dal primo cittadino e dal governatore De Pascale. Anche sulla Fiera di Bologna, ha spiegato, “ovviamente saremo conseguenti”.
Piccata la reazione israeliana, affidata all’ambasciatore in Italia Peled, secondo cui l’esclusione di Israele “rappresenta l’ennesima intromissione da parte dell’ideologia politica che sfrutta ogni occasione per utilizzare a fini di propaganda elettorale l’attacco contro Israele, non curante dei gravi effetti che tali decisioni hanno nelle relazioni culturali, religiose e di business tra l’Italia e il nostro paese”. E ancora: “Condanniamo fortemente questa spinta all’isolamento e il costante atteggiamento di aggressione nei confronti di Israele, che alimenta le manifestazioni di antisemitismo a cui stiamo assistendo in questi giorni, e rafforza la terribile strategia terroristica e di destabilizzazione di Hamas e delle altre organizzazioni a essa collegate”.
Per la ministra del Turismo, Daniela Santanché, la scelta maturata a Rimini è sbagliata: “Abbiamo appreso con stupore la decisione dell’Italian Exhibition Group che asseconda le richieste del Pd di escludere dalla Fiera Ttg di Rimini lo stand di Israele”. Il turismo, ha aggiunto, “non va strumentalizzato e utilizzato per inasprire gli animi, ma deve essere strumento di dialogo”.
Diversa la questione di Ravenna. In seguito a una segnalazione dei lavoratori portuali, è stato bloccato l’arrivo di camion contenenti materiale bellico in transito verso Israele. Il sindaco Alessandro Barattoni, di concerto con la presidente della provincia Valentina Palli e con il governatore De Pascale, ha chiesto spiegazioni all’azienda portuale Sapir (di cui le amministrazioni sono azioniste) e della sua controllata Terminal Container Ravenna, che ha successivamente negato l’autorizzazione a far transitare i container per lo scalo di Ravenna.
Su questo, e sul caso di Rimini, è intervenuta anche la segretaria del Pd Elly Schlein: “Le nostre amministrazioni stanno facendo quello che purtroppo il governo italiano non sta ancora facendo: stanno prendendo una posizione chiara per le sanzioni necessarie a fermare Netanyahu e i suoi crimini a Gaza come in Cisgiordania”.