Il Pd segue il movimento Bds e vuole lo stop all’accordo Undersec con Israele

In un montante clima antisraeliano, il sindaco di Ravenna chiede di interrompere il progetto per la ricerca subacquea che vede coinvolte anche realtà del paese ebraico. Nonostante la smentita del passaggio di armi

Si chiama Undersec ed è un progetto europeo per l’implementazione della ricerca in ambito marino e subacqueo. Finanziato con fondi di Horizon, della Commissione europea, sta però diventando il nuovo bersaglio dei movimenti di boicottaggio di Israele e del movimento dei Giovani palestinesi in Italia. Il tutto con una sponda istituzionale offerta dal Pd, visto che a schierarsi contro Undersec sono stati sia il sindaco di Ravenna, la città che partecipa al progetto. Sia diversi parlamentari dem del territorio. Partiamo dalla fine: ieri si sarebbe dovuto tenere un vertice organizzativo della missione, proprio a Ravenna, la cui autorità portuale aderisce al progetto insieme ad altre realtà italiane come la Fondazione Issnova di Napoli e l’azienda marchigiana Cnt Technologies. Il luogo di ritrovo era stato tenuto riservato, per evitare rischi. Ma il clima in città era talmente surriscaldato che il meeting alla fine è saltato: nessuno ha voluto partecipare. Il motivo delle suddette barricate? L’annunciata mobilitazione del movimento Boicottaggio disinvestimento sanzioni (Bds) in protesta proprio verso Undersec. Questo perché al progetto partecipano anche il ministero della Difesa israeliano, l’azienda israeliana Rafael Advanced System, che svolge ricerca in ambito militare per conto dell’esercito, e l’Università di Tel Aviv. La mobilitazione era stata aizzata anche da alcuni articoli che avevano parlato di un possibile transito di armi dirette verso Israele e provenienti dalla Repubblica Ceca lo scorso giugno. Anche se questa versione era subito stata smentita dall’Autorità portuale ravennate. Il progetto Undersec “non ha alcuna finalità di produzione di armamenti o strumenti bellici”, aveva chiarito l’Autorità dopo la diffusione di queste notizie.

L’investimento europeo è di circa 6 milioni di euro. Nelle scorse settimane c’erano già stati alcuni paesi come Svezia e Olanda che avevano chiesto la sospensione dell’accordo Horizon (a cui appartiene Undersec) per quel che riguarda Israele. Ma vista la contrarietà di paesi quali la Germania, non è detto che il blocco rientri nelle sanzioni contro alcuni ministri israeliani annunciate da Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione e che saranno presentate oggi a Bruxelles. Ma al di là della questione formale, la permanenza di un accordo “per sviluppare un sistema prototipale avanzato per migliorare la sicurezza subacquea delle infrastrutture portuali” è a rischio: il clima in cui il progetto è accolto in realtà come Ravenna dimostra quanto oramai il boicottaggio sia nei fatti.

A inizio settembre il sindaco della città Alessandro Barattoni, esponente del Pd, ha scritto una lettera al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, chiedendo l’interruzione del progetto. “Credo infatti sia giunto il momento di terminare la collaborazione con un ministero che, mentre lavora con le istituzioni europee, si macchia ogni giorno di crimini verso persone innocenti”, ha scritto il primo cittadino. “Allo stesso tempo, le chiedo una verifica e l’accertamento delle responsabilità se, come sembra, a fine giugno dal porto di Ravenna sono transitate armi destinate ad Haifa e quindi dirette in Israele”. Segno che la ricerca è il nuovo fronte della protesta pro Pal, come dimostra anche l’aggressione di ieri da parte di un collettivo di studenti ai danni di un professore dell’Università di Pisa, descritto come “sionista”.

Di più su questi argomenti:

  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.

Leave a comment

Your email address will not be published.