Il segretario di stato americano ha parlato con il primo ministro israeliano dell’attacco in Qatar, del nucleare iraniano e il rilascio di “ogni singolo ostaggio”. Domani andrà a Doha, secondo il Washington Post. I piani israeliani per Gaza City e le contromosse di Hamas
“Ogni singolo ostaggio” deve tornare a casa immediatamente e Hamas deve essere “eliminato” come gruppo armato, ha detto il segretario di stato americano Marco Rubio dopo l’incontro a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Rubio è arrivato in Israele ieri con l’obiettivo di ribadire il sostegno degli Stati Uniti, secondo il dipartimento di stato americano. Dopo l’incontro a porte chiuse, il segretario di stato americano e Netanyahu hanno tenuto una conferenza stampa. I dossier sul tavolo sono la situazione nella Striscia di Gaza, i piani militari israeliani per impadronirsi di Gaza City, l’attacco di Israele contro Hamas in Qatar, il nucleare iraniano, le proposte del governo di annettere parti della Cisgiordania occupata. Sull’Iran, Rubio ha sottolineato che non rappresenta una minaccia solo per Israele e per gli Stati Uniti, ma anche per gli alleati del Golfo e l’Europa: un Iran dotato di potere nucleare rappresenta un “rischio inaccettabile” per il mondo, ha detto. Prima dell’incontro, Rubio aveva detto che il presidente americano Donald Trump vuole che la guerra a Gaza “finisca”, che significa il rilascio di tutti gli ostaggi e la garanzia che Hamas “non sia più una minaccia”.
Secondo Kan News, Hamas avrebbe iniziato a spostare alcuni ostaggi israeliani fuori dai tunnel della Striscia, in superficie, per ostacolare le operazioni terrestri delle Forze di difesa israeliane a Gaza City. Fonti palestinesi a Gaza hanno affermato all’emittente che alcuni ostaggi sarebbero trattenuti nelle case, mentre altri sarebbero nascosti nelle tende. “Oggi so che mio figlio è uno scudo umano”, ha detto ieri la madre di Guy Gilboa-Dalal, comparso una settimana fa in un video di Hamas, seduto nel sedile posteriore di un’auto nella Striscia.
Nel frattempo, oggi il Qatar ha convocato a Doha una riunione di emergenza con gli stati arabi e musulmani per discutere una risposta collettiva all’attacco israeliano della scorsa settimana. Secondo il Washington Post, al vertice sarà presente anche Thomas Barrack, ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia e inviato speciale per la Siria, poi domani atterrerà a Doha anche Marco Rubio.
In conferenza stampa, Netanyahu ha parlato dell’ipocrisia delle condanne a Israele per l’attacco al Qatar e ha dichiarato di non considerare l’attacco contro la leadership di Hamas a Doha un fallimento: “Potete nascondervi, potete scappare, vi prenderemo”. La decisione di Israele è stata una “decisione del tutto indipendente”, ha detto: “Ci assumiamo la piena responsabilità”. E sulla rabbia dei paesi arabi “alcuni aspetti fondamentali devono ancora essere affrontati, indipendentemente da quanto accaduto”, ha detto Marco Rubio.