Dal 2026 nella Ztl e in 52 strade nuovi limiti di velocità. Ma senza controlli il rischio è che resti solo uno spot
C’è chi ne ha il terrore e chi è pronto a scommettere che nessuno lo rispetterà. Chi dice “finalmente, era ora!” e chi lancia insulti via social: “Ma vaff…”. Al rientro dalle vacanze i romani se la stanno vedendo con una novità che sembra già essere lo spauracchio degli automobilisti: il limite a 30 km all’ora in molte strade della città.
Tutta la Ztl del centro, per esempio, ma pure altre 52 strade sparse per i vari municipi, dal semicentro alla periferia. Non sarà subito, anche se alcune sono già attive: i nuovi limiti saranno completamente operativi dal primo gennaio 2026, almeno questo è l’auspicio del Campidoglio. Introdotto da anni in molte grandi città, come Barcellona, e in Italia, a Bologna, ora il fatidico limite a 30 km orari arriva anche nella Capitale, città dove si corre parecchio, come dimostra il numero degli incidenti stradali e delle morti, soprattutto di pedoni. Dall’inizio del 2025 sono 79 le vittime della strada, di cui 28 pedoni, alcuni dei quali attraversavano sulle strisce. Come la turista milanese falciata da un Suv nel 2023 in via del Teatro Marcello. Ma la strage sembra infinita. “Il cambiamento è frutto di studi, l’esigenza è quella di abbassare il coefficiente di mortalità. Mettere il limite a 30 km orari in tutto il centro è dovuto al fatto che il Municipio I è quello con più vittime: qui ci sono più pedoni in circolazione, visti anche i molti turisti, anche nelle ore notturne, quelle in cui avvengono gli incidenti più gravi”, sostiene Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità del Campidoglio.
Secondo le ricerche, infatti, non superare i 30 km orari significa avere un coefficiente pari all’uno per cento di mortalità nel caso in cui un veicolo investe un pedone. Che si alza al cinquanta per cento nel caso si viaggi a 50 km orari e al novanta per cento se si va a 70 km all’ora. La differenza è tutta qui: tra qualche frattura ed escoriazione e rimetterci la vita. A Bologna il numero di morti sulle strade si è ridotto del sedici per cento.
Tutta la Ztl del centro, dicevamo, più altre 52 strade sparse per i 15 municipi, individuate grazie agli agenti della polizia municipale che hanno fornito una mappa dettagliata al Campidoglio. Prima dell’approvazione dell’aula Giulio Cesare, però, ci vorrà il via libera del Mit. Insomma, Matteo Salvini dovrà dare il suo benestare. Proprio colui che, col nuovo codice della strada, ha posto il divieto di autovelox fissi e mobili nelle strade a 30 all’ora. Insomma, il limite ci sarà, la segnaletica pure, ma senza alcun controllo, rendendo la norma più che un obbligo, un consiglio, una moral suasion: qui andate piano, mi raccomando. “L’impossibilità di controllare rappresenta un problema, come anche le lungaggini burocratiche per installare nuovi autovelox sulle altre strade (occorrono circa sei mesi, ndr). Però il deterrente c’è: investire e uccidere una persona senza rispettare il limite a 30 comporta un aggravante di 4 anni sulla pena per omicidio stradale”, osserva l’assessore. Dal Campidoglio poi si nota come su questi temi andrebbe concessa più autonomia ai Comuni, mentre il Mit (guidato dal leader del partito autonomista per antonomasia) si riserva il diritto della bollinatura finale.
Abbassare la velocità non fa diminuire solo il coefficiente di morte negli incidenti, ma porta pure altri benefici: il diciannove per cento in meno di agenti inquinanti dalle automobili, abbassamento di 2 decibel del rumore, mentre il rallentamento di autobus, taxi e furgoni è marginale: dal due per cento (di giorno) al quattro e mezzo per cento (di notte) di tempo in più per i taxi, quattro minuti in più per la consegna di merce per chi guida un furgone. Col calo di incidenti scenderà pure il costo sociale degli stessi, che a Roma è di un miliardo l’anno (assistenza medica, cause in tribunale, assicurazioni, eccetera). La guerra alla velocità porterà anche all’installazione di 60 nuovi autovelox nei prossimi 3 anni e di 38 dispositivi per sanzionare chi passa col rosso. Tre coppie di nuovi autovelox sono state posizionate proprio in questi giorni: sulla tangenziale all’altezza del Foro Italico, in via Isacco Newton e sulla via del Mare. Tutto, si spera, segnalato a dovere.