Armani è ancora vivo e Papa Francesco potrebbe essere esumato

Tra capezzali e terroristi, c’è anche chi vuole fare la festa ai nuovi santi. Le notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali

  • Volta. Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair, al Tg3 delle ore 19: “Giorgio Armani ha significato per la moda italiana quello che in un certo senso ha significato Coco Chanel per la moda francese: è stato il punto di volta”. C’era una volta il punto di svolta. [4 settembre 2025]
  • Capezzale. Titolo dal Corriere della Sera, cronaca di Milano: “Celebrità, sportivi e tanti milanesi / La città al capezzale di Armani”. Poiché chiamasi capezzale lo “stretto guanciale della larghezza del materasso che viene posto sotto il lenzuolo inferiore a capo del letto per rialzare il cuscino” e, in senso estensivo, il “letto, specialmente di malato o moribondo” (Lo Zingarelli 2026), dobbiamo concluderne, sollevati, che lo stilista è ancora in vita e riceve visite. [7 settembre 2025]
  • Isis. Mirella Molinaro sulla Verità: “Nei giorni scorsi Il Piccolo di Trieste ha pubblicato la notizia di un ‘possibile attentato a papa Francesco’ da parte dei militanti turchi dell’Isis”. Prima lo esumeranno. [5 settembre 2025]
  • Laico. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel programma In onda su La7: “Noi siamo una forza politica laica, per amor di Dio”. Laico per grazia ricevuta. [3 settembre 2025]
  • Jeux. Incipit del partecipato ritratto che Aldo Grasso ha dedicato a Emilio Fede, in morte del giornalista, sul Corriere della Sera: “Rien ne va plus, les jeux sont faits. La pallina si è fermata sullo zero, questa volta Emilio Fede non ha vinto nulla; anzi, ha perso tutto, ha perso il bene più prezioso”. Il compianto direttore emerito del Tg4, che non fece mai mistero della sua passione per il tavolo verde (vinse 1 miliardo di lire al casinò di Montecarlo) e le dedicò persino un libro (Privé. La vita è un gioco), avrebbe trovato da ridire. La sequenza della frase canonica pronunciata dal croupier – preceduta da “faites vos jeux” – è inversa: “Les jeux sont faits. Rien ne va plus”. [3 settembre 2025]
  • Gemelli. Didascalia dal Corriere della Sera: “La famiglia Acutis al completo (madre, padre e le due sorelle) al cospetto del Pontefice, ieri, in piazza San Pietro”. Ma “le due sorelle” in realtà sono i gemelli Michele e Francesca (e non “Michela e Francesco”, come scrive Fabrizio Caccia nell’articolo soprastante), venuti al mondo dopo la morte di Carlo. Tre anni prima, il nuovo santo aveva predetto in sogno la loro nascita alla madre Antonia Salzano. [8 settembre 2025]

  • Festa. Titolo dalla cronaca di Roma del Corriere della Sera: “Due nuovi giovanissimi santi / Tutto pronto a San Pietro per la festa a Frassati e Acutis”. Considerato che la locuzione “far la festa a qualcuno” significa, per antifrasi, “toglierlo di mezzo, ucciderlo” (Lo Zingarelli 2026), avremmo visto meglio la preposizione di oppure per. [6 settembre 2025]
  • Impraticabile. Dall’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro: “In breve, vi racconterò una delle audizioni da me ritenuta più interessanti”. Delle due l’una: o “una delle audizioni da me ritenuta più interessante” oppure “una delle audizioni da me ritenute più interessanti”. La terza via scelta da Belpietro è impraticabile per difetto di concordanza fra soggetto e participio. [12 agosto 2025]
  • Débâcle. In un editoriale sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia scrive: “Una vera debacle!”. Sappiamo quanto sia difficile per chiunque trovare sulla tastiera del pc la â di débâcle (la vocale con l’accento circonflesso si ottiene digitando Alt + 0226 sul tastierino alfanumerico, mentre sul Mac basta tener premuto il tasto di una qualsiasi vocale per poter scegliere tutti gli accenti possibili). Una volta, nei giornali, a queste importanti minuzie provvedevano i redattori che passavano i pezzi. [7 settembre 2025]
  • Costantino. Su Italia Oggi in una vivace recensione del libro La scommessa di Costantino dedicato da Gian Guido Vecchi e Giovanni Maria Vian al Concilio di Nicea, che ebbe luogo nell’anno 325 e fu il primo ecumenico, Diego Gabutti inciampa in una svista. Definisce infatti per due volte Ario “vescovo”, assegnandogli addirittura l’importantissima sede di Alessandria d’Egitto, mentre il prete di origine libica, condannato come eretico dallo stesso concilio e poi esiliato, era da tempo in conflitto per motivi dottrinali proprio con il pastore della metropoli africana e mai divenne vescovo. [30 agosto 2025]

  • Scoprire. Post di Giunti Editore su Facebook: “Vuoi coprire perché molliamo? E cosa possiamo fare per sviluppare una vera tenacia?”. Vorremmo scoprire perché non rileggete con vera tenacia i vostri testi prima di pubblicarli. [15 agosto 2025]
  • Quali. Sull’Arena, Stefano Lorenzetto intervista Stefano Vicentini, autore di un libro su Giulio Nascimbeni, ma una delle domande – “Quale degli articoli di Giulio le restano nella memoria?” – appare priva di concordanza per colpa di un refuso. L’aggettivo interrogativo doveva essere “quali”. [17 agosto 2025]
  • Invasione. Manchette pubblicitaria sulla prima pagina della Verità: “Oggi Raspail con ‘La Verità’ e ‘Panorama’. Il libro profetico sull’invasione in edicola a 12.90 euro”. C’è stata un’invasione in edicola? No? Allora bisognava scrivere: “In edicola a 12,90 euro il libro profetico sull’invasione”. Con la virgola (e non il punto) a fungere da separatore decimale dell’importo, come prescritto dalle norme tipografiche, dalla convenzione numerica italiana e dalle regole dell’Unione europea. [13 agosto 2025]
  • Corpo. Titolo dal sito del Fatto Quotidiano: “‘In Olanda da commessa guadagno più di mio fratello ingegnere a Roma. E qui posso fare l’attrice: in Italia il mio corpo non andava mai bene’”. Ma perché in Olanda, dove il suo corpo non va mai male, deve fare ancora la commessa? [27 luglio 2025]

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