“In Toscana la Lega sta perdendo la sua identità. Mi dimetto contro Vannacci”. Parla la consigliera Pacchini

La segreteria di Viareggio azzerata in polemica con il generale. “Vuole fare una sostituzione dei vertici attuali in favore dei suoi”, dice la militante leghista. “Quando sono entrata io lo slogan era ‘né neri né rossi ma liberi con Bossi'”

“Con Vannacci in Toscana stiamo perdendo la nostra identità di leghisti, mi sembra palese. Non lo dico io, è sotto gli occhi di tutti. Non è una mia valutazione, ma un dato oggettivo”. Maria Domenica Pacchini, consigliera comunale di Viareggio, fino a ieri era anche la segretaria leghista della città toscana. E invece, alla vigilia della scadenza per la presentazione dei candidati alle regionali, Pacchini ha annunciato le dimissioni sue e di tutto il consiglio direttivo della Lega. Il motivo? Le liste fatte da Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario del partito, al quale Matteo Salvini ha affidato la campagna elettorale per la Toscana, con l’incarico di definire le liste.

L’ex generale è stato accusato dai leghisti toscani di utilizzare metodi troppo autoritari, imponendo candidati ed eliminando ogni tipo di dialogo con il territorio. Pacchini è la rappresentante storica del partito a Viareggio, ma dice di non essere neanche stata neanche invitata alla presentazione dei candidati scelti da Vannacci, come anche il resto dei membri del direttivo: “Mi sembra una grande mancanza di rispetto per me che sono responsabile della Lega fin dai tempi di Bossi. Probabilmente non rientriamo nei piani di questa nuova gestione”. Anche da qui, la scelta di dimettersi. Sommando tensioni ad altre tensioni nella regione.

Il sentimento della base, almeno per quanto riguarda la Toscana, è che il vero obiettivo di Vannacci sia quello di fare “una sostituzione dei vertici attuali della Lega in favore dei suoi”, dice Pacchini. Cancellando la storia del partito, senza interventi di Salvini. “Quando sono entrata io lo slogan era ‘né neri né rossi ma liberi con Bossi'”, ricorda l’ex segretaria viareggina. Iscritta al partito dal 2009, militante dal 2012, Pacchini è diventata consigliera comunale nel 2015 dedicandosi sempre all’attività di piazza, con i gazebo e tra la gente, fedele ai valori della vecchia guardia leghista: “Sono quelli del sovranismo, del non essere né di sinistra né di destra. Spero che possano restare questi. Ci siamo sempre sentiti sopra i due schieramenti. Ora non è più così”. Eppure l’ex segretaria ribadisce fedeltà sia a Salvini che a Ceccardi: “La mia lealtà rimane inalterata, anche perché il segretario in passato ci ha regalato dei grandi numeri. Mi faccio da parte, pur rimanendo iscritta alla Lega”.

Pochi giorni fa ribollivano malumori contro il generale anche nel grossetano. Andrea Maule, consigliere comunale di Gavorrano e commissario provinciale leghista di Grosseto, ha inviato una lettera al segretario leghista della Toscana, Luca Baroncini, rilanciando l’allarme di Attilio Fontana, presidente della Lombardia: “C’è qualcuno che vuole vannaccizzare la Lega. Io dico ‘col c.’ che ci riesce. Io sono della Lega, della Lega Lombarda”. D’altra parte è ormai chiaro che Vannacci non va giù ad alcuni vecchi militanti leghisti sui territori. Quando ha definito gli iscritti al partito “truppe”, è stata la collega all’Europarlamento Susanna Ceccardi a ricordargli che l’esercito è una cosa diversa e che il termine corretto è “militanti”. In tutto questo Salvini sembra che stia facendo finta che il problema Toscana non esista: al momento non ha ancora rilasciato un commento su quanto accaduto ieri a Viareggio.

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